Giuseppe Pio, 18 anni

LANCIANO

Torna a casa dopo il coma: «Disegnare mi ha aiutato tanto» 

Parla il 18enne preso a pugni in strada.  La madre: «Chi lo ha picchiato è libero, ma io credo ancora nella giustizia»

LANCIANO. Martedì 9 lascerà la clinica nelle Marche per continuare la riabilitazione a Lanciano. Giuseppe Pio D’Astolfo, il diciottenne aggredito a ottobre da una gang di minorenni dietro l’ex stazione Sangritana, potrà finalmente riabbracciare mamma Paola e papà Giuseppe. Dopo un mese di coma, trascorso nella Rianimazione dell’ospedale di Pescara, a metà novembre Giuseppe Pio è stato trasferito nell’istituto di riabilitazione Santo Stefano di Porto Potenza Picena, in provincia di Macerata. «Attraverso il disegno esprimo emozioni, è l’unico sfogo che ho qui. Quando torno a Lanciano voglio fare una mostra dei miei disegni», dice al telefono mostrando i suoi bozzetti.

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Dopo le gravi lesioni causate dal pugno che gli è stato sferrato alla testa _ ha due grandi cicatroici _ , il diciottenne  ha ritrovato intatti il talento e la passione per il disegno. Accanto a lui la mamma. Che dice: «Chi lo ha picchiato è libero, ma io credo ancora nella giustizia». (s.so.)
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