Tra un mese il Giro: le strade restano rotte

Tappa San Salvo-Pescara, la Provincia attende ancora di essere convocata dalla Regione per i fondi
CASTEL FRENTANO. A trenta giorni dal passaggio della settima tappa del Giro d’Italia, le strade provinciali, interessate dall’evento, fanno bella mostra del proprio dissesto e a oggi, ben lungi dal sistemare dossi, crepe e dislivelli, si stanno ancora aspettando gli incontri tra Regione e Provincia. Il 10 maggio, la San Salvo-Pescara si svolgerà? Se sì, su che tipo di strade? Domande sospese!
«Stiamo aspettando che la Regione ci convochi e metta a disposizione la somma necessaria per la viabilità della provincia di Chieti», afferma Antonio Tavani, vicepresidente della Provincia e assessore alla viabilità. Nell’attesa che l’assessore regionale Carlo Masci convochi l’incontro, i giorni passano e il rischio che l’evento ciclistico salti, con un grave danno d’immagine per il Chietino, non è un’evenienza impossibile a verificarsi.
Per sistemare le strade percorse dalla tappa, secondo la relazione del responsabile del servizio manutenzione della Provincia, l’ingegnere Pasqualino Scazzariello, sono necessari tre milioni di euro. In sintesi: un chilometro su quattro delle strade del Giro è da riparare. Tavani nei giorni scorsi ha detto al Centro: «Sono cinque anni che la Regione non destina un centesimo alla Provincia per la viabilità, mi pare che il gettito del bollo auto, lo incassi tutto. Allo stato delle cose il livello di manutenzione delle strade è scadente».
Su 162 chilometri di tappa almeno 41 (per ognuno di essi sono necessari 70.385 euro) sono da riportare a una viabilità normale.
Questi sono i da riparare: San Salvo-Casalbordino, Torino di Sangro-Paglieta, Paglieta-Mozzagrogna, Lanciano-Castel Frentano-Guardiagrele, San Martino sulla Marruccina-Casacanditella- Bucchianico-Ripa Teatina, Ripa Teatina-Chieti-San Giovanni Teatino.
Matteo Del Nobile
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