Tre ipotesi per il nuovo ospedale

Proposte e progetti da 100 milioni, e l’attuale area fa gola agli speculatori.

LANCIANO. Diventa un rebus la costruzione del nuovo ospedale. Un rompicapo che sembra ricalcare quello della fiera, che da anni deve lasciare l’Iconicella ma non si sa se per andare a Villa Martelli o in Val di Sangro. L’ultima ipotesi è quella di Sant’Onofrio, area prevista anche per lo stadio dei Maio. Di certo c’è che ci sono 100 milioni di euro a disposizione, che c’è un solo progetto pronto (quello dell’ex manager Asl Michele Caporossi) e che l’attuale area occupata in centro dal Renzetti fa gola a grosse speculazioni.

La politica. Il sindaco Filippo Paolini (Pdl) è passato dalla strenua difesa del Renzetti nell’area attuale in via Del Mare, alla possibilità di spostarlo nelle contrade dopo aver incontrato l’assessore regionale alla Sanità Lanfranco Venturoni (Pdl).
Lo stesso Venturoni prima lancia l’ipotesi di costruire un nuovo presidio vicino al Mario Negri Sud, poi fa marcia indietro e lascia la scelta al Comune, non dimenticando di indicare che a Sant’Onofrio l’ospedale si può fare e che l’area del Renzetti può essere utilizzata diversamente ricavando milioni di euro.

Dibattito in consiglio.
«Basta con questa politica degli annunci», irrompe nel dibattito il segretario cittadino del Pd, Leo Marongiu, «la questione dell’ospedale deve essere portata subito in consiglio comunale, l’unico luogo dove le parole sono pietre e vincolano l’impegno nei confronti della città». «Non è possibile che uomini dello stesso partito, il Pdl, abbiano idee divergenti su un progetto così importante come quello dell’ospedale», incalza Franco Ferrante, capogruppo del Pd in consiglio comunale: «Il Prg prevede che il Renzetti resta in centro. Non resta allora che ristrutturarlo in base al progetto delle tre torri antisismiche da 6 piani, con impianti fotovoltaici e un parco verde, redatto da Caporossi».

No scuciture. Il centrosinistra fa notare che questa volta non esistono “scuciture” che consentano di scavalcare il Prg, come sono state paventate per il nuovo stadio.
I Maio hanno infatti proposto la costruzione dello stadio a Sant’Onofrio, malgrado il Prg non preveda la realizzazione di nuovi impianti sportivi, in base al disegno di legge che autorizza la realizzazione di complessi sportivi polifunzionali in deroga agli strumenti urbanistici comunali. «Le scelte che riguardano la città le devono prendere i lancianesi», taglia corto Ferrante, «la Regione pensi piuttosto a sbloccare gli 8 milioni di euro stanziati per ristrutturare alcuni reparti del Renzetti».

Commissione urbanistica. «E’ una scelta sbagliata localizzare il nuovo ospedale a Santa Maria Imbaro»: nel dibattito interviene anche Flavio Pasquini (Pdl), presidente della commissione urbanistica. «Bisogna avere il coraggio di fare scelte che, inizialmente, possono apparire impopolari, ma che invece sono strategiche per lo sviluppo e per riportate la città a ruolo di faro della Frentania», sostiene il consigliere di maggioranza. Pasquini entra quindi nei dettagli: «Nel nuovo Prg è prevista la strada di collegamento veloce che collega la vallata del Sangro e le principali arterie di comunicazione del comprensorio: appare semplice e naturale collocare il nuovo polo ospedaliero lungo questa direttrice, o sui colli di Marcianese o a Villa Elce o eventualmente in località Sant’Onofrio, dove la famiglia Maio intende realizzare la cittadella dello sport».

E a Sant’Onofrio, indica infine Pasquini, il precedente governo regionale di centrosinistra avrebbe autorizzato una cooperativa a costruire un impianto di cogenerazione di biogas, al centro della zona destinata a Campus e alla Fiera.
Intanto oggi Venturoni è atteso alle 17,30 nel polo museale di Santo Spirito per il convegno sul virus AH1N1 organizzato dall’associazione Frentania Consumatori.