Troppo cemento, Forte lancia bordate a Menna

Il segretario del Pd al consigliere Udc: «Danni provocati dai tuoi amici»

VASTO. «Antonio Menna cerca di salvare i suoi amici di cordata dimostrando di non conoscere nè i tempi, nè le modalità di approvazione ed applicazione del funesto piano regolatore che ha cambiato e continua a cambiare i connotati della città». E' caustica la replica del segretario del Pd, Giuseppe Forte, al consigliere regionale dell'Udc che, insieme al segretario locale del partito, Roberto Laccetti, era intervenuto per denunciare il selvaggio sviluppo edilizio che Vasto ha registrato in questi ultimi nove anni.

Il dibattito politico sui danni al territorio provocati dallo strumento urbanistico si è riaperto in seguito al duro monito dell'arcivescovo Bruno Forte. «Il piano regolatore, approvato nel 1998 sotto l'amministrazione di Giuseppe Tagliente e diventato operativo nel 2001 con l'ex sindaco Filippo Pietrocola, è stato un bel "regalo" fatto ai cittadini di Vasto, ovvero agli "amici degli amici", che si sono visti rendere edificabili terreni abbandonati ed inadatti per una edificazione così massiccia», ricorda Forte, «guarda caso proprio qualche amico del consigliere regionale Menna, in virtù di quel Prg, ha potuto realizzare una colata di cemento a due passi dalla riva del mare».

All'esponente dell'Udc, Forte ribatte sostenendo che «l'amministrazione del sindaco Lapenna ha ritenuto di intervenire lavorando sulla revisione delle norme tecniche attuative che sono ora al vaglio dell'organo tecnico della Provincia». A provocare la reazione di Forte sono state le ulteriori precisazioni di Menna che, in un comunicato, ha tentato di prendere le difese di chi ha partorito il Prg.

«Il piano regolatore vigente è stato approvato da una maggioranza di centrodestra, ma in un contesto e una fase storica precedenti», sottolinea il consigliere regionale, «la sua inadeguatezza, che Forte intende attribuire ad altri, poteva essere sanata con un'apposita variante.

Perché la sua maggioranza e il suo partito in quattro anni di governo della città, non hanno preso alcuna iniziativa in merito? Semplice, perché in questo lasso di tempo non hanno preso a cuore le sorti della città, non soltanto nel settore urbanistico, ma anche in altri settori». (a.b.)

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