Truffa, abuso e falso: nuovi guai per Iorio

Il presidente della Regione Molise indagato con altri 6 per l'attività dell'Istituito di musica

LARINO. Nuovi problemi giudiziari per il governatore del Molise, Michele Iorio. Il presidente della Regione è uno dei sette destinatari degli avvisi di chiusura delle indagini preliminari inviati dal procuratore capo della Repubblica presso il tribunale di Larino, Nicola Magrone, a conclusione delle indagini dell'inchiesta giudiziaria sui fondi attribuiti e spesi dall' Imam, l'Istituto musicale e d'arte del Molise di Larino.

La notifica è stata consegnata al presidente della giunta regionale ieri mattina. Gli altri sei avvisi di conclusione delle indagini sono stati recapitati dai carabinieri al cavaliere Gaetano Venditti, marito della deputata del Pdl, Sabrina De Camillis, fondatore ed ex presidente della scuola, al sindaco della cittadina frentana, Gugliemo Giardino, al segretario comunale Fernando Antonio Rosati e a tre responsabili di altrettante ditte fornitrici dell'istituto musicale. Le ipotedi di reato contestate a vario titolo ai sette indagati sono truffa, falso ideologico e abuso d'ufficio. Gaetano Venditti si è già dimesso dall'incarico di responsabile del sodalizio per cercare di smorzare le polemiche sorte attorno alla vicenda. Gli indagati hanno adesso venti giorni di tempo per consegnare ai magistrati della Procura la loro memorie difensive. L'istituto musicale molisano è finito nell'occhio del ciclone a causa degli sprechi relativi alla gestione dei fondi pubblici.

L'inchiesta ha mosso i primi passi nel 2008. Gli investigatori hanno avviato accertamenti per verificare se la somma di 240mila euro, spesa dall'ennte pare in soli quattro mesi, fosse giustificata o meno. Fra le tante ipotesi avanzate c'è anche il sospetto di fatture gonfiate e di una mancata rispondenza fra la rendicontazione finanziaria in possesso dell'ente e l'acquisto degli strumenti musicali per lo svolgimento dell'attività dell'istituto. Nel mirino dei carabinieri sono finite anche le assunzioni, fatte, secondo l'accusa, senza il ricorso a concorsi pubblici. I finanziamenti all'istituo musicale venivano corrisposti direttamente dal presidente della giunta regionale, Michele Iorio. Da qui il suo coinvolgimento nell'inchiesta. I carabinieri hanno eseguito già diverse perquisizioni nella scuola, ma anche a casa di Venditti. Il dossier raccolto dagli inquirenti è corposo e voluminoso ed è stato arricchito con documenti e file sequestrati nell'istituto.

Gli accertamenti della Procura intendono ricostruire l'intero percorso fatto dai fondi stanziati dal presidente Iorio attraverso due accordi di programma. C'è poi un altra stranezza sulla quale i magistrati hanno centrato l'attenzione. La struttura nella quale è stato realizzato l'Istituto musicale d'arte del Molise risulta ceduto in comodato d'uso gratuito dal Comune di Larino. L'ente, però, non è fra i partner del progetto. La vicenda è sicuramente molto ingarbugliata. Diversi gli aspetti da chiarire e sui quali gli indagati assicurano che faranno luce nelle rispettive memorie difensive. (p.c.)
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