Francavilla al mare

Truffavelox, svelati i guadagni: 1,2 milioni di euro in cinque anni con il dispositivo malfunzionante

15 Giugno 2025

La somma è stata incassata dal Comune di Francavilla con il dispositivo che rilevava infrazioni mai avvenute. Nell’indagine finisce anche il caso dell’automobile “pizzicata” a 61 all’ora quando, in realtà, era ferma

FRANCAVILLA AL MARE. Oltre un milione di euro. Per la precisione, 1.274.560,42. A tanto ammonta la somma monstre incassata dal Comune di Francavilla al Mare con le multe dello Speed Scout, l’autovelox mobile della polizia municipale sequestrato dalla procura della Repubblica di Chieti, nell’ambito di un’inchiesta con cinque vigili urbani indagati, perché rilevava superamenti di velocità mai avvenuti.

I NUMERI NEL DETTAGLIO I guadagni dell’ente sono stati accertati dalla polizia stradale teatina attraverso l’analisi della documentazione, acquisita in municipio, in cui sono elencati i verbali elevati con quello che è stato già ribattezzato Truffavelox. Nello specifico, nelle casse del Comune, sono entrati 307.369,47 euro nel 2019, 263.035,76 euro nel 2020, 283.974,40 euro nel 2021, 261.958,36 euro nel 2022 e 158.222,46 euro nel 2023. Si tratta di soldi effettivamente incassati: significa che le somme indicate complessivamente nelle multe sono chiaramente maggiori.

IL MECCANISMO In base alle contestazioni mosse dal procuratore capo Giampiero Di Florio, i vigili urbani – indagati vario titolo per i reati, entrambi aggravati, di «falsità ideologica e materiale commessa dal pubblico ufficiale in atto pubblico» e «soppressione, distruzione e occultamento di atti veri» – erano pienamente consapevoli del malfunzionamento dello Speed Scout, ma hanno continuato a utilizzarlo fino al 4 dicembre di due anni fa, quando è scattato il sequestro. All’inconveniente dei rilevamenti irregolari del dispositivo, la polizia municipale di Francavilla ha posto rimedio in modo del tutto arbitrario: scartando numerosi fotogrammi ritenuti inattendibili, soprattutto per quanto riguardava furgoni, camion e autobus.

I CASI PIU’ ECLATANTI Sono svariati i casi di mezzi pesanti dotati di limitatori di velocità (impossibile superare i 90 all’ora) che, secondo l’autovelox finito sotto accusa, raggiungevano anche 164 chilometri orari. Ma ci sono anche esempi più eclatanti, come quello di una macchina in sosta che, secondo lo Speed Scout di Francavilla, viaggiava inspiegabilmente a 61 all’ora. Questi fotogrammi sono confluiti nella cartella “annullati” del computer in uso alla municipale. Ma, sempre secondo la ricostruzione accusatoria, non si capisce sulla scorta di quali criteri oggettivi altre rilevazioni siano state invece ritenute degne di fede solo perché la velocità, da una primissima analisi, non appariva totalmente incredibile.

«CONDOTTE ARBITRARIE» La polizia stradale ha scoperto ulteriori circostanze che dimostrerebbero la totale arbitrarietà delle condotte dalla municipale. Numerose volte, infatti, i verbali sono stati notificati pur se riferiti a infrazioni ai limiti di velocità del tutto inverosimili. Dagli investigatori è ritenuta esemplare la vicenda di un superamento del massimo di 70 chilometri orari attributo a un autocarro di un’azienda fotografato con l’andatura di 134 km/h. Dopo aver ricevuto la contestazione, la società in questione ha chiesto – tramite posta elettronica certificata – l’annullamento, evidenziando come il mezzo fosse munito di limitatore di velocità. Solo a quel punto la sanzione è stata revocata.  

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