L'ex Mario Negri Sud a Santa Maria Imbaro

SANITA' PUBBLICA

Una cittadella Asl nell'ex Mario Negri Sud

Proposto l'insediamento di uffici e servizi ai sindaci di Lanciano e Santa Maria Imbaro: «Così recuperiamo spazi utili». Paolini: con questa soluzione aumentiamo i servizi. Di Nunzio: un dispiacere quegli edifici deserti

LANCIANO. Spostare negli edifici dell’ex Mario Negri Sud a Santa Maria Imbaro, gli uffici amministrativi, tecnici e di staff che ha la Asl a Lanciano, in via Spaventa, la farmacia territoriale e il laboratorio di patologia clinica e anatomia patologica che sono nell’ospedale Renzetti (durante i lavori per la costruzione del nuovo presidio) e il centro lavorazione e stoccaggio sangue che doveva essere costruito nel Renzetti. È il progetto della cittadella dei servizi che la Asl ha presentato alla Provincia proprietaria dell’immobile, ai sindaci di Lanciano, Filippo Paolini, e di Santa Maria Imbaro, Maria Giulia Di Nunzio ieri all’assemblea dei sindaci Asl. In questa occasione l’azienda ha pure presentato i progetti inseriti nel Pnrr per la provincia di Chieti: 47 milioni di euro di cui 25 per investimenti strutturali, 8,2 per l’ammodernamento tecnologico e digitale ospedaliero e territoriale e 14 per l’ospedale di Chieti.

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CITTADELLA DEI SERVIZI L’ex Mario negri Sud attende una rinascita dalla chiusura nel 2015. Finora ci sono state tre aste della Provincia per la vendita andate deserte (nella seconda in realtà è arrivata un’offerta ma il deposito cauzionale è stato coperto con un assegno scoperto). L’investimento è di oltre 10 milioni di euro per un complesso enorme che, come precisato dalla Provincia, dovrebbe mantenere il carattere scientifico e di ricerca. E il progetto Asl ha questa caratteristica, anche se il direttore generale Thomas Schael ha chiesto di avere l’immobile in un comodato d’uso gratuito per 30 anni; la Asl sistemerebbe a proprie spese gli edifici necessari per realizzare il progetto. Quale? La cittadella dei servizi. «Il progetto è nato dall’esigenza di trasferire gli amministrativi di via Spaventa dove l’azienda deve creare la casa di comunità», spiega il sindaco Paolini, «e non essendoci altri luoghi in cui metterli, anziché rinunciare alla casa della comunità o agli uffici mandandoli a Chieti, ho proposto al manager di usare strutture del Mario Negri. Schael, avendo Lanciano pure il problema di dove spostare alcuni uffici e reparti per costruire il nuovo ospedale, ha pensato di usare il Mario Negri anche per risolvere questo problema». Quindi nell’ex Negri Sud andrebbero gli uffici amministrativi, tecnici e di staff di via Spaventa e del Renzetti, un centro di formazione, sala conferenze, farmacia territoriale, back office Cup, archivio, laboratorio di patologia clinica e anatomia patologica ( ma per la durata dei lavori in ospedale), il centro lavorazione sangue e stoccaggio. «È un progetto che fa rinascere il Negri e il territorio», dice il sindaco di Santa Maria Imbaro, Di Nunzio. «Ringrazio Paolini perché è difficile chiedere il trasferimento dei propri uffici in altro Comune, poi il presidente della Provincia Francesco Menna e tutti i consiglieri provinciali per il via libera di un progetto che dà una boccata di ossigeno al territorio. Mi spiace vedere tutti quegli edifici deserti. E penso a quanto poteva essere utile il centro ricerche col Covid. Ma può esserlo ancora con questo progetto».
IL PNRR E per andare in porto deve essere realizzata la casa di comunità a Lanciano, che è inserita nel Pnrr che ha progetti per 47 milioni di euro presentati sempre ieri ai sindaci riuniti ad Atessa. Deospedalizzazione, tecnologia e cura a domicilio le parole chiave del Pnrr Asl che punta sul territorio con 25 milioni di euro per investimenti strutturali: 13 Case della comunità, 4 Centrali operative territoriali e 3 nuovi Ospedali di comunità. Poi 8,2 milioni per l’ammodernamento dei macchinari e 14 milioni per la messa in sicurezza dell’ospedale di Chieti.