Usi civici: «Rischiamo l’esproprio collettivo»

Pizzoferrato, i consiglieri Ragnelli e Tarantini: consegneremo un dossier a Procura e Corte dei conti

PIZZOFERRATO. Polemica sugli usi civici: Tony Ragnelli e Carmine Tarantini, consiglieri di minoranza, promettono di consegnare un dossier alla Procura della Repubblica di Lanciano e a quella della Corte dei conti dell’’Aquila. «A Pizzoferrato», dicono, «incombe il pericolo di essere vittime di un esproprio collettivo in conseguenza del progetto di verifica demaniale ora vigente e in contenzioso presso il Commissariato regionale per il riordino degli usi civici». Ad essere interessate sono le contrade di Castiglione e Turchi, circa 3mila ettari.

Lunga e complessa la questione degli usi civici. Nel 2004 l’assessorato regionale all’agricoltura dispone ai Comuni di provvedere alla verifica demaniale sugli usi civici. Nel 2005 l’amministrazione del sindaco Palmerino Fagnilli incarica un perito demaniale di redigere un progetto; esso fu approvato nel 2006 dalla Regione che ne dispose l’attuazione. «La determina», affermano Ragnelli e Tarantini, «giunge nello stesso anno in Comune e non fu pubblicata come richiesto dalla Regione entro i 30 giorni per consentire agli aventi diritto, nei successivi 60 giorni, di proporre scritti e memorie difensive allo scellerato provvedimento imposto dalla determina. Fatto gravissimo fu che le procedure previste furono addirittura posticipate al 2007 rendendo vano agli aventi diritto ogni tentativo di contestazione».

Nel 2009, il nuovo sindaco Nicola Tarantini, sollecitato della Regione, fu costretto a dare corso alle notifiche, e comprovò che il territorio oggetto di verifica era “quotizzato”, cioè assegnato ai singoli cittadini, già nel 1884; quindi tenta in extremis la sospensione e l’annullamento in autotutela del provvedimento. La Regione rigetta la richiesta. Un gruppo di castiglionesi intraprende una causa al Commissariato per il riordino degli usi civici. «Di contro», dicono i Ragnelli e Tarantini, «l’attuale sindaco Fagnilli, convinto sostenitore della verifica demaniale, riesce a mettere su la “Speciale rappresentanza” costituita da tre persone, nessuno di Castiglione e Turchi ma di Pizzoferrato capoluogo e Collalto». Nell’udienza del 13 gennaio il giudice commissario nomina un consulente per potersi esprimere. Il rischio è che la “legittimazione” sarà ammessa solo per quei terreni sui quali l’occupatore abusivo dimostrerà di aver apportato permanenti e sostanziali migliorie, di coltivarlo da almeno 10 anni e pagando circa mille euro a ettaro. I terreni incolti e boscati diverranno comunali.

Matteo Del Nobile

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