Valente si candida a sindaco

Nasce Progetto Lanciano, lista con Paone e Bolletta

LANCIANO. Pino Valente, presidente dell’associazione Frentania Provincia, gioca d’anticipo e dà la sveglia alla politica lancianese, presentando una lista civica per le comunali della primavera 2011. Il candidato sindaco sarà lui; tutto il resto, dai consiglieri al programma, è da costruire per provare a scalzare quindici anni ininterrotti di centrodestra. Un progetto che infastidisce e pungola il centrodestra, e incuriosisce il centrosinistra.

È in largo anticipo e lo sa (la competizione elettorale per rinnovare sindaco e consiglio comunale è fra più un anno), ma Pino Valente vuole iniziare da questo a distinguersi dalla «vecchia maniera di fare politica, che cala le decisioni dall’alto. Noi avremo un anno di tempo per parlare con i cittadini e capire le istanze che provengono dal basso, le esigenze del vivere quotidiano in questa città».

Il progetto è delineato: ci sono nome, simbolo e slogan. Ma i contenuti, e chi li rappresenterà, saranno il frutto di un percorso condiviso «con tutte le persone di buona volontà che vogliono tornare ad essere orgogliose di una città che sia punto di riferimento dell’Abruzzo Meridionale», lancia la sfida. Da sei anni alla guida dell’associazione Frentania Provincia, assicuratore, sposato e con un figlio, Valente prova il salto di qualità, candidandosi a futuro primo cittadino di Lanciano. Finora l’unico nome sicuro di questo nuovo progetto politico è il suo, anche se alcune altre candidature sono decise ma restano “top secret”.

Intanto ieri, all’annuncio della lista “Progetto Lanciano”, non si è presentato da solo. Al suo fianco si sono schierati (i ruoli nel movimento politico si conosceranno dopo) Carlo Bolletta, dirigente amministrativo della Asl Lanciano-Vasto ed ex consigliere comunale e regionale nelle fila Ds, e l’avvocato Alberto Paone, figlio del fondatore della Bls e ultimo a vestire i panni del Mastrogiurato. «È una proposta politica aperta», spiega Bolletta, «il confronto è anche con i partiti». «La città è in profonda recessione, non solo economica ma sociale, culturale e di idee», fotografa Paone, «basta vedere l’andamento del numero dei residenti dell’ultimo anno: Lanciano è una delle poche città in calo demografico, un dato sintomatico del suo isolamento».

La lista di Valente scuote dunque la politica lancianese intorpidita. Nel centrodestra qualcuno storcerà il naso visto che, finora, l’unica esperienza politica di Valente è quella delle regionali 2008 con l’Udc. Il centrosinistra sembra guardare con curiosità all’uomo “nuovo”, con il segretario Pd, Leo Marongiu, Michele Marino dell’Idv e qualche rappresentante socialista presenti alla conferenza stampa. «Nel giro di 30 anni la città è decaduta», affonda in conclusione Valente, «la classe politica non l’ha saputa difendere nei momenti di attacco alla sua autonomia, come di recente nella vicenda della cancellazione della sede della Asl. Ma lavorando insieme si può ancora cambiare la situazione».