Datteri di mare sequestrati in un ristorante

Vasto, caccia ai ladri dei datteri di mare: 1 kg sequestrato nei ristoranti

Le indagini dell’Ufficio circondariale marittimo, scoperta l'esistenza di un mercato clandestino. Chi li pesca provoca danni ambientali incalcolabili

VASTO. E' caccia ai "ladri" dei datteri di mare. Dopo che la guardia costiera ha sequestrato un chilo di questi pregiati frutti di mare la cui pesca è assolutamente vietata, denunciato un ristoratore e multato altri, le indagini sono indirizzate verso coloro che non si fanno scrupolo a "strappare" i datteri dal fondale roccioso del mare provocando danni ambientali incalcolabili.

L’operazione degli uomini dell’Ufficio circondariale marittimo (Circomare) di Vasto, coordinati dal capitano Francesca Perfido, sotto il coordinamento della Capitaneria di porto di Ortona, ha riguardato tutta la filiera della pesca e ha portato alla scoperta di un mercato clandestino dei datteri di mare. «Sono stati scoperti illeciti», annota il Circomare, «sia di natura penale e sia amministrativa. I titolari e i gestori di ristoranti sono stati sanzionati. Sono state riscontrate violazioni alla tracciabilità del prodotto e, fatto ancora più grave, è stato accertato che alcuni ristoratori conservavano datteri di mare destinati alla somministrazione in sala".

Per prelevare i datteri è necessario frantumare la roccia in cui il mollusco scava dei fori dove vive nascosto. Lo strato superficiale degli scogli sommersi viene distrutto a martellate, e ogni animale o vegetale insediato sulla roccia è destinato a soccombere. Si parla di desertificazione delle scogliere sommerse.