Vasto., il Riesame dissequestra altre dieci case del Molino Village

Accolti nuovi ricorsi degli acquirenti: "Famiglie in buona fede"

VASTO. I giudici del tribunale del Riesame hanno accolto la richiesta di dissequestro presentata dagli avvocati Arnaldo Tascione e Giuliano Milia per conto di una decina di proprietari di altrettanti appartamenti del residence Molino Village, sequestrati il 7 gennaio scorso dalla magistratura vastese per lottizzazione abusiva e diversa destinazione d’uso degli immobili, in particolare dei vincoli che vietano la realizzazione sulla riviera di unità immobiliari.

«I giudici teatini hanno riconosciuto la buona fede delle famiglie che ignoravano i vincoli e hanno acquistato gli appartamenti per abitarvi», spiega l’avvocato Tascione.

Due giorni fa lo stesso Riesame aveva emesso analoga sentenza per altri due proprietari. È probabile a questo punto che anche gli altri acquirenti possano tornare presto in possesso degli immobili acquistati.

I residenti tirano un sospiro di sollievo. Dopo aver fatto enormi sacrifici e pagato a fine anno l’Imu si sono visti sigillare l’immobile. «I miei clienti hanno dimostrato la loro perfetta buona fede. Nessuno di loro sapeva che il villaggio era stato autorizzato e realizzato per scopi turistici. Hanno investito i risparmi di una vita su queste case convinti che fosse tutto in regola.

Fortunatamente la vicenda si è conclusa in modo indolore per gli acquirenti», commenta il legale.

In attesa di una risposta dei magistrati teatini anche l’avvocato Roberto Cordisco, il legale che rappresenta l’impresa Molino e Molino. La permuta del terreno sul quale è stato realizzato il villaggio formato da 100 appartamenti avvenne nel 2007. L’impresa si dice serena, ma per il momento preferisce tacere. A giudizio della Procura che si è avvalsa di un consulente tecnico, gran parte degli immobili non sarebbero in regola proprio perché destinati a divenire residenze private e non strutture per uso alberghiero.

Il sequestro è gemello di quello ordinato la scorsa primavera sulla collina di Montevecchio. Oltre al legale rappresentante del cantiere risultano indagati alcuni funzionari comunali che hanno concesso i pareri favorevoli a costruire in contrasto con il piano di lottizzazione approvato dal consiglio comunale di Vasto nel 2007. (p.c.)

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