Vasto, lanci di bottiglie e sassi dopo il derby Vastese-Chieti

Alcuni contusi tra le forze dell'ordine per gli scontri all'esterno dello stadio Aragona a fine partita

VASTO. Carabinieri e Polizia in tenuta antisommossa per evitare che venissero a contatto le tifoserie della Vastese e del Chieti alla fine della prima partita del campionato di serie D (4-0 per la squadra di casa) disputata questo pomeriggio all'Aragona di Vasto. La rivalità tra i supporter delle squadre di calcio delle due città è esplosa all'esterno dello stadio al triplice fischio dell'arbitro: per una decina di muniti, in pieno centro abitato, alcune bombe carta, sassi e bottiglie di vetro sono stati lanciati all'indirizzo dei tifosi neroverdi.

Ne hanno fatto le spese i balconi di una palazzina, diverse auto dei tifosi del Chieti e di alcuni residenti, oltre alla vetrina di una palestra e il tettuccio di un blindato della Polizia. Lievi ferite ad una mano per un carabiniere, medicato in ospedale, e leggere contusioni per due poliziotti. Le riprese effettuate dalle forze dell'ordine e le immagini delle telecamere esterne dello stadio potrebbero consentire di risalire ai responsabili.

«È stata una bellissima partita con un gioco che ha premiato i biancorossi, purtroppo questa giornata di sport ha avuto una nota stonata a fine gara» ha detto il sindaco di Vasto Francesco Menna, che ha assistito all'incontro. «Questi fatti di violenza sono da condannare per una comunità ospitale e portatrice di educazione e di rispetto degli altri. Mi auguro che le forze dell'ordine possano subito individuare i responsabili per allontanarsi dallo sport. Faccio appello ai tifosi veri perché aiutino ad individuarli».