VASTO

Vende Rolex, ma riceve un assegno falso 

Gioielliere raggirato per 15mila euro: anche la telefonata in banca per le verifiche sul titolo di credito era stata camuffata

VASTO. Truffa dei Rolex . Approda davanti ai giudici del tribunale di Vasto il raggiro del quale di recente si è occupata anche una troupe delle Iene, la trasmissione di Italia 1.

La vicenda è avvenuta in città due anni fa ai danni di un noto commerciante del centro storico. L’udienza avrebbe dovuto tenersi martedi mattina, ma è stata aggiornata al 9 dicembre a causa dello sciopero proclamato dai penalisti contro la riforma della giustizia e la prescrizione dei reati.
Il processo è a carico di A.S., 49 anni, di Napoli accusato di truffa. Avrebbe acquistato preziosi e bellissimi orologi Rolex pagandoli con un assegno falso. Il raggiro è stato messo a segno con un assegno all’apparenza coperto. Solo la telefonata di conferma della regolarità dell’effetto bancario fatta il giorno dopo l’acquisto all’istituto che lo aveva emesso ha raccontato la verità. Quei 15mila euro per acquistare orologi di marca non erano per niente affatto coperti. La truffa è stata messa a segno nel centro storico di Vasto ai danni di una orologeria. I sospetti del titolare che non si fidava affatto di quel cliente arrivato in taxi dalla Campania, erano caduti davanti alle verifiche della banca dell’uomo che ha risposto al telefono assicurando al gioielliere che non c’erano problemi di alcun genere.
Il gioielliere, invece, non ha più riavuto i suoi orologi e purtroppo non ha incassato neppure l’assegno. Ai carabinieri la vittima ha rivelato di avere avuto dei sospetti, ma dai controlli telefonici sembrava tutto in regola. Il cliente aveva consegnato anche un documento. La conferma della truffa è arrivata il giorno dopo, quando sul conto della gioielleria non è stata accreditata alcuna somma. Nuovamente contattata la banca è venuta fuori la verità: non solo l’assegno non esisteva ma nessuno l’aveva mai chiamata prima per avere garanzie su quell’effetto circolare. Grazie a un abile trasferimento di chiamata, al telefono della banca vastese aveva risposto un complice del presunto truffatore. Fondamentale nel corso dell’udienza del 9 dicembre sarà la testimonianza dei carabinieri ai quali il gioielliere ha presentato una denuncia.
Gli investigatori sono riusciti a risalire al truffatore grazie ad accurate indagini e all’aiuto della videosorveglianza. Il compito del difensore dell’imputato, l’avvocato Nicola Chieffo, non si presenta affatto facile. Nella recente puntata delle Iene, gli inviati del programma hanno individuato anche in altre località italiane truffe analoghe. L’udienza nel tribunale di Vasto potrebbe dare luogo a una udienza pilota.
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