«Venti furti nel giro di due mesi e spari per mettere in fuga i ladri»
L’associazione dei residenti scrive al prefetto: «Nella zona c’è anche l’abitazione di Marsilio Un cacciatore ha trovato i malviventi in casa e ha fatto fuoco in aria, poteva finire molto peggio»
CHIETI. L’ondata di furti nelle abitazioni nella zona di Villa Reale, a pochi chilometri dalla città, che va avanti da un paio di mesi, ha portato addirittura «un anziano cacciatore a sparare colpi in aria con il suo fucile pur di riuscire a mettere in fuga la banda dell’Alfa 147 grigia», che sta seminando il panico nella tranquilla località di campagna in cui «ha scelto di vivere anche il governatore della Regione Abruzzo, Marco Marsilio». A raccontare i giorni di paura dei residenti è Danilo Primiterra, presidente dell’associazione Villa Reale in cammino.
CACCIA AI LADRI
«C’è chi ha visto sparire dalla propria abitazione l’oro di famiglia, oltre che denaro in contanti, per oltre ventimila euro. E chi ha visto in faccia i ladri, insultandoli e ricevendo per tutta risposta improperi con un chiaro accento dell’est europeo». Le forze dell’ordine sono al lavoro da tempo per fermare la banda (sarebbero in tre secondo quanto raccontato agli investigatori da alcuni testimoni), e hanno alzato l’asticella dei controlli inviando sul posto più pattuglie. Ma dei ladri, «che hanno messo insieme una ventina di furti, tra quelli riusciti e denunciati, e quelli sventati, tra settembre e ottobre», ancora nessuna traccia. La paura serpeggia tra gli ulivi della collina che porta verso il centro di Chieti, tanto che l’associazione di promozione sociale, Villa Reale in cammino, ha deciso di scrivere una lettera al prefetto di Chieti, Gaetano Cupello, per chiedere il coinvolgimento di tutte «le istituzioni» e «misure efficaci per contrastare il fenomeno. L’ultimo caso solo due giorni prima di scrivere questa lettera».
LA LETTERA
«Da due mesi a questa parte, abbiamo registrato una ventina di colpi nella zona, conosciuta da tutti come Villa Obletter, tra quelli denunciati alle forze dell’ordine e quelli non andati a buon fine e raccontati dalle vittime», racconta Primiterra, il presidente dell’associazione Villa Reale in cammino, firmatario della lettera inviata ieri al prefetto. «I furti sono stati commessi anche nella vicina Torrevecchia. In alcuni casi, sono stati portati via oro e denaro fino a ventimila euro. Le vittime sono, nella maggior parte dei casi, delle coppie anziane. Segno che questi malviventi hanno prima studiato la zona e messo nel mirino determinate abitazioni piuttosto che altre. Sanno bene dove andare».
COLPI IN ARIA
Primiterra racconta anche di un episodio pericoloso che ha messo in apprensione la comunità di Villa Reale: «l’uso improprio di armi», scrive nella lettera al prefetto. «Pochi giorni fa, in una delle ultime visite di questi ladri, nella casa di un anziano cacciatore, poteva finire male: l’uomo, quando si è accorto che in casa c’erano delle persone, ha sparato dei colpi in aria con il fucile regolarmente detenuto per farli scappare. Episodio che avrebbe potuto avere esiti ben più gravi», ha detto, ribadendo la spregiudicatezza dei banditi. «Entrano in casa con le persone dentro, non hanno paura, ma cercano in tutti i modi di evitare l’incontro-scontro con le vittime, sapendo di poter incorrere in reati ancora più gravi del furto. Pochi giorni fa sono stati avvistati da un membro della nostra associazione: erano in tre, stranieri. Il nostro associato ha urlato dal balcone e loro hanno risposto con degli insulti, prima di allontanarsi. Nella zona c’è anche la casa del governatore Marsilio», chiude Primiterra, «I malviventi, però, non si sono scoraggiati. Le pattuglie passano, soprattutto di giorno, mentre i ladri entrano in azione nelle prime ore della sera, a volte anche di pomeriggio e con la luce del sole. Speriamo che i controlli possano intensificarsi».