Via libera alle 27 telecamere contro i furti

Casoli, il Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica approva il piano della videosorveglianza

CASOLI. Via libera al sistema di videosorveglianza nei dieci comuni dell’ex comunità montana Aventino-Medio Sangro. L’approvazione del progetto, che prevede l’installazione di 27 telecamere per contrastare il fenomeno dei furti, è arrivata nella riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, convocata eccezionalmente dal prefetto Fulvio Rocco de Marinis nella sala consiliare di Casoli.

Ventidue i sindaci convocati dei Comuni del Sangro e dell’Aventino, insieme al questore di Chieti, Filippo Barboso, ai comandanti provinciali di carabinieri, guardia di finanza e forestale. «È stato un segnale di presenza nei territori interessati dal fenomeno dei furti», commenta il sindaco di Casoli, Sergio De Luca, che ha fatto gli onori di casa.

Un fenomeno che, da qualche mese a questa parte, non dà tregua alle vallate del Sangro e dell’Aventino. Qualche giorno fa, nella contrada casolana di Piano Laroma, un’abitazione è stata svaligiata in pieno giorno. I ladri hanno posteggiato l’auto nelle vicinanze, riuscendo a non destare particolari sospetti. «Ormai i furti non si verificano solo nelle ore notturne», nota De Luca.

Più di un sindaco è intervenuto per riferire la situazione nel proprio comune. A Palena, in alcuni casi, sarebbero state viste in azione ben sette persone. Il sindaco di Pennadomo, Antonietta Passalacqua, è stata lei stessa vittima di un furto d’auto, che è stata poi ritrovata nel Napoletano. Proprio il via vai di auto, spesso rubate altrove e abbandonate dopo i colpi per fuggire con macchine rubate a loro volta, sarà monitorato dai 27 occhi elettronici collocati sulle principali strade di collegamento tra i paesi coinvolti.

«Non è la soluzione definitiva, ma è una risposta forte delle istituzioni», sottolinea il sindaco di Gessopalena ed ex presidente della Comunità montana, Antonio Innaurato, «è il risultato di un lavoro concreto che i Comuni portano avanti da alcuni anni in collaborazione con la prefettura e gli organi di polizia. È una sfida raccolta in un momento in cui si tagliano le risorse e si continua a ridurre il personale delle caserme sul territorio».

Ai sindaci prefetto e questore hanno ribadito l’attenzione massima al fenomeno, raccomandando di informare i cittadini dei comportamenti più corretti da tenere per ridurre il rischio di rimanere vittime di furti in appartamento: non fare entrare in casa gli sconosciuti anche se si presentano a nome del Comune o chiedono di controllare luce, gas o telefono; quando si esce lasciare qualche luce accesa o il televisore in funzione, per far credere che in casa ci sia qualcuno; sensibilizzare i vicini a stare attenti ai rumori sospetti.

Stefania Sorge

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