Dopo l’intervento del 2007, ruspe e operai rifanno il manto stradale solo fino all’altezza dello stadio Biondi

Viale Capuccini, riprendono i lavori ma il Comune dimentica Marcianese

LANCIANO. Tornano le ruspe e gli operai lungo viale Cappuccini. I lavori, iniziati nel 2007 con l’allargamento della carreggiata e la realizzazione di nuovi marciapiedi e dell’illuminazione, sono ripresi lunedì. Il cantiere è stato aperto per il rifacimento dell’asfalto. Ma, la riqualificazione di una delle vie di accesso della città, si ferma all’altezza dello stadio Biondi, nonostante la strada prosegua fino al quartiere di Marcianese che, per ora, continuerà ad avere il vecchio manto stradale.

Altri 100mila euro investiti e un altro mese e mezzo, tempo permettendo, di lavoro da effettuare: riapre il cantiere in viale Cappuccini e a risentirne è soprattutto il traffico molto sostenuto lungo una delle strade di accesso alla città.
Gli operai da lunedì sono a lavoro per rifare l’asfalto dalla rotonda di Santa Chiara allo stadio Biondi. «L’asfalto è l’ultimo atto della riqualificazione del viale sul quale l’amministrazione ha investito 500mila euro», commenta l’assessore ai lavori pubblici, Paolo Bomba (Udc). «I lavori saranno ultimati in un mese e mezzo, se non ci saranno intoppi. Poi il cantiere si sposterà in viale Marconi e via Spaventa dove si rifaranno fognature, marciapiedi e asfalto con i 250mila euro inseriti in bilancio. I lavori sono stati già affidati ad una ditta di Penne, ma partiranno solo dopo la fine degli interventi in viale Cappuccini, per non chiudere due strade parallele e tagliare in due la città».

Lavori attesi e invocati da anni, quelli in viale Marconi, dove l’asfalto è a brandelli e il manto stradale è stato sollevato dalle radici degli alberi, come attesi sono i lavori su via Belvedere, via Panoramica e altre strade del centro, come via Ferro di Cavallo, via Fauro e via De Crecchio, piene di buche e avvallamenti.
Ma attesi sono anche i lavori sulla parte “alta” dei Cappuccini. Già, perché la riqualificazione del viale si ferma all’altezza dello stadio nonostante le proteste dei residenti di Marcianese. La parte tagliata fuori dall’intervento è quella più pericolosa: due i pedoni che negli ultimi due anni hanno perso la vita attraversando la strada buia.

«Bisognava rendere sicuro tutto il viale, sia per gli automobilisti che per i pedoni», attacca Michele Marino, portavoce dell’Idv e residente del quartiere. «Ma l’amministrazione ha una visione vecchia della città, quella in cui i Cappuccini finivano allo stadio e oltre c’era solo la campagna sulla quale è inutile investire».
E a nulla sono valsi gli appelli dei residenti per continuare i lavori, o la petizione che inviarono al sindaco Filippo Paolini in cui chiedevano i dissuasori di velocità o le bande sonore per evitare che le auto sfrecciassero a tutta velocità. I lavori finiscono al Biondi.

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