Villa Pini, prime scintille tra sindacati e Petruzzi

La Cgil regionale chiede l’intervento urgente del commissario Chiodi sui problemi dell’assistenza psichiatrica

PESCARA. «Insoddisfazione e contrarietà». Registrano un avvio burrascoso le relazioni aziendali sul nuovo corso di Villa Pini. In una lettera inviata al commissario per la Sanità, Gianni Chiodi e al subcommissario Giovanna Baraldi, alla curatrice fallimentare, Giuseppina Ivone e all'affittuario della Casa di cura, il manager pescarese Nicola Petruzzi, la segreteria Cgil Abruzzo esprime «la più profonda insoddisfazione e contrarietà» per lo stato e le prospettive dell'assistenza psichiatrica erogata nei centri residenziali della clinica teatina.

Il documento firmato dalla responsabile regionale per la Sanità, Angela Scottu, è una risposta «al diniego di Petruzzi di illustrare il piano industriale della psicoriabilitazione, con il riordino e gli standard di personale da assicurare». Il sindacato rileva notizie allarmanti anche sulle iniziative del nuovo management, «che avrebbe offerto al personale condizioni inaccettabili di precarietà. Ci sembra particolarmente grave», afferma Scottu, «che s'ignori, o si faccia finta di ignorare, che nella assistenza riabilitativa psichiatrica è scientificamente necessaria la personalizzazione e l'affidabilità del rapporto paziente-operatore, rendendo così intrinseca alla terapia, a garanzia di un buon esito, la condizione di stabilità e continuità del rapporto di lavoro».

A giudizio della Cgil, il tetto di spesa autorizzato dalla Regione (circa 7 milioni 835mila euro per il 2010) può e deve consentire la riconversione dei centri psicoriabilitativi, con la previsione di standard adeguati di assistenza e personale, così come dispone la legge regionale numero 5 del 2008.

«E' stato, tra l'altro, già firmato il contratto negoziale fra la curatrice e la Regione», prosegue Scottu, «che consente all'affittuario di avere certezza dei pagamenti». Tra i motivi di insoddisfazione e allarme, il sindacato elenca una sorta di «latitanza e irreperibilità da parte di Petruzzi, e del suo direttore generale», i quali avrebbero disertato gli incontri programmati con i rappresentanti dei lavoratori.

La nuova gestione è cominciata il 1º ottobre ma già sembra tramontata la «luna di miele» con i nuovi gestori di Villa Pini. Da qui, l'appello Abruzzo ai vertici regionali della Sanità: intervenire con la massima urgenza. (f.c.)

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