Villa Santa Maria, scuola senza telefoni perché il Comune non paga le bollette
Disagi dalle materne alle medie da domani l’istituto consegna un cellulare agli insegnanti
VILLA SANTA MARIA. Le scuole dell’obbligo di Villa Santa Maria non sono più abilitare a effettuare telefonate: la compagnia telefonica ha interrotto il servizio delle chiamate in uscita. Il disagio va avanti dall’inizio dell'anno scolastico. Il dito è puntato contro il Comune che non avrebbe pagato le bollette.
A essere interessate al taglio dei telefoni sono la scuola materna nella sede di corso Umberto, nel Palazzo Caracciolo; la elementare e la media di via Duca Degli Abruzzi. Tutte fanno parte dell’istituto comprensivo Benedetto Croce, con sede a Quadri, il cui reggente è Silvino D’Ercole, che è anche preside dell'istituto alberghiero. Complessivamente gli alunni che frequentano le tre scuole sono meno di 200.
Alcuni giorni fa nelle tre scuole è mancata anche l’erogazione di corrente elettrica; inoltre, dall’inizio dell’anno scolastico, solo recentemente è stato fornito il materiale igienico e di pulizia, cosa che ha costretto il personale a comprare di tasca propria minime dosi necessarie per adempiere alle funzioni più elementari.
Al Comune di Villa Santa Maria dai primi di aprile di quest’anno è stato nominato un commissario. La decisione del prefetto, Rocco Fulvio De Marinis si è resa necessaria perché dopo appena dieci mesi dalla sua elezione, il sindaco Vito Paolini fu sfiduciato da un assessore e due consiglieri di maggioranza oltre che da tre consiglieri di minoranza. Il voto per il rinnovo del consiglio comunale dovrebbe esserci alla prima occasione utile, cioè in concomitanza con le elezioni politiche della prossima primavera.
Per supplire alla mancanza di linea telefonica in uscita, da domani gli insegnanti saranno forniti di un telefono cellulare di servizio acquistato dalla scuola; una soluzione, questa, che servirà a garantire almeno le chiamate d’emergenza senza dover ricorrere ai telefonini di proprietà degli insegnanti, com’è avvenuto in quest’ultimo mese.
Diverse sono state le segnalazioni che la scuola ha indirizzato al Comune per manifestare disagi e disservizi dell'istituto Benedetto Croce, tra i quali l’impossibilità di collegarsi all’ormai necessario servizio Internet.
Certo è che questi disagi sono l’ultima cosa che un istituto delle zone montane, spesso costretto a fare i conti col sottodimensionamento e senza un chiaro destino (l’accorpamento ad altre sedi è una spada di Damocle visto che la legge prevede un minimo di 400 alunni), potrebbe auspicare. La speranza è che almeno il telefono torni a funzionare.
Matteo Del Nobile
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