Il palazzo di giustizia di Chieti

CHIETI

Violenza sessuale sulla nipote, la ragazza conferma le accuse 

Sedicenne incolpa il nonno a cui è stata affidata dopo che la mamma è finita in una comunità. Chiuso l’incidente probatorio, fascicolo rinviato alla Procura. La denuncia da un amico della giovane

CHIETI. Avrebbe abusato sessualmente della nipote minorenne dal dicembre del 2013 al maggio del 2017. La nipote viveva a casa del nonno, essendo stata affidata a lui e alla moglie a causa dell’impossibilità dei suoi genitori di occuparsi di lei e delle due sorelle più grandi.
Mercoledì scorso la presunta vittima, ormai sedicenne, è stata ascoltata dal giudice per le indagini preliminari Isabella Maria Allieri. La ragazza ha raccontato la sua versione nel corso di un incidente probatorio protetto alla presenza del consulente nominato dal gip Gloria Colabufalo. Il perito ha giudicato la ragazza «capace di testimoniare e credibile», nonostante la versione della giovane sia cambiata all’interno dell’audizione protetta. All’inizio, infatti, la ragazza ha negato le violenze. Alla fine, invece, le ha confermate. Ma non si è limitata alle «abituali carezze» nelle parti intime di cui parla il capo d’imputazione della Procura a carico del nonno, parlando, invece, di una violenza sessuale compiuta. Secondo la Colabufalo, la ragazza è risultata credibile proprio nell’ultima fase dell’incidente probatorio, quella in cui ha denunciato la violenza sessuale da parte del nonno materno. Il giudizio della consulente ha spiazzato la difesa, visto che era stata proprio lei ha dire che la ragazza aveva chiare tendenze menzognere e manipolatrici.

Gianluigi Tucci, avvocato

La difesa del nonno, affidata all’avvocato Gianluigi Tucci, ha nominato un proprio consulente nella persona di Maria Cristina Verrocchio. La Verrocchio concorda con la collega sulle tendenze menzognere e manipolatrici della sedicenne e, di conseguenza, non la giudica credibile. Sarà ora la Procura a decidere, visto che con la chiusura dell’incidente probatorio tutto l’incartamento è finito di nuovo sui tavoli della scrivania.
A denunciare la vicenda è stato l’ex compagno della sorella maggiore. Entrambe le due sorelle maggiori non vivono più con i nonni e la sorella minore. La mamma delle tre ragazze si trova in una comunità di recupero per tossicodipendenti a Roma e il padre è da tempo sparito. Per questo motivo la ragazza è stata affidata al nonno materno, che già assiste l’anziana moglie malata. Un uomo ora distrutto dalla pesante accusa che deve sostenere. (a.i.)