Violenze ai 4 figli, sospesa la patria potestà

Atessa, maltrattamenti ai piccoli costretti a vedere film porno: i bambini trasferiti in una Casa famiglia

ATESSA. Sono stati trasferiti in una Casa famiglia di un centro del Medio Sangro i quattro fratellini di Atessa, presunte vittime di maltrattamenti e vessazioni da parte del padre. All’uomo di 36 anni, arrestato lo scorso 15 aprile, il tribunale dei minori dell’Aquila ha sospeso la patria potestà. Un provvedimento notificato, nei giorni scorsi, al Comune di Atessa, a cui madre e figli, fra i 3 e gli 11 anni di età, sono stati affidati. Il giorno stesso il settore servizi sociali dell’ente ha provveduto al trasferimento dei bambini e della donna dalla casa di uno zio, in Molise, dove si erano rifugiati dopo l’arresto del padre, nella struttura di un paese del Medio Sangro, dove i piccoli stanno cercando di tornare alla vita di tutti i giorni. I più grandi sono tornati a frequentare le lezioni nelle scuole dei comuni vicini a quello dove si trova la casa famiglia. Ad accollarsi le spese per mantenere madre e figli è il Comune, che ha destinato in bilancio 72 mila euro (205 euro al giorno per i bambini e 5 euro a pasto per la donna) per il sostentamento della famigliola per i prossimi otto mesi, fino alla fine dell’anno.

L’amministrazione comunale si è dovuta occupare, inoltre, di quattro cani che vivevano nell’abitazione della famiglia e che dovranno essere ospitati nel canile di Fallo, per una spesa ulteriore di 5.200 euro. «Il Comune non sapeva nulla della situazione degradata di questa famiglia», dice il sindaco Nicola Cicchitti, «eravamo a conoscenza che il padre avesse problemi occupazionali poiché, come molti, ogni tanto veniva a chiedere lavoro. L’ultima volta è stata a novembre. Sono rimasto perplesso quando ho saputo in quali condizioni vivevano».

In carcere il papà dei quattro fratellini continua a domandare dei figli e appare deperito e sofferente a chi lo visita in carcere, come l’avvocato Antonella Marchetti, che a breve presenterà una nuova istanza per gli arresti domiciliari al Gip del tribunale di Lanciano. L’uomo è accusato di maltrattamenti e lesioni aggravati nei confronti di moglie e figli, che vivevano in mezzo a spazzatura ed escrementi. Secondo gli investigatori, i quattro bambini erano costretti anche a visionare film a luci rosse dal padre, che non risparmiava loro minacce e botte, procurando ai piccoli anche lesioni con armi da taglio. Le indagini della polizia, coordinate dal sostituto procuratore Rosaria Vecchi, sono partite dopo il compito scolastico di uno dei fratellini.

Stefania Sorge

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