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Zona 22, subbuglio in aula il sindaco sospende la seduta

SAN VITO. Per “motivi di ordine pubblico”il sindaco Rocco Catenaro è stato costretto ad interrompere il consiglio comunale di mercoledì sera. A far surriscaldare gli animi e a costringere il primo...

SAN VITO. Per “motivi di ordine pubblico”il sindaco Rocco Catenaro è stato costretto ad interrompere il consiglio comunale di mercoledì sera. A far surriscaldare gli animi e a costringere il primo cittadino ad interrompere la seduta è stata la discussione aperta sulla destinazione d'uso dell'area della ex sottostazione elettrica delle Ferrovie dello Stato a San Vito marina. L’area, denominata zona 22, dal dicembre 2011 è gestita dai ragazzi dell’associazione La Locomotiva, che ne chiede la concessione. Il Comune, che ha ottenuto l’ex sottostazione in comodato d’uso gratuito dal 3 agosto scorso dalla Provincia, ne vuole invece lo sgombero. «È la prima volta che il consiglio comunale è sospeso per ragioni di ordine pubblico» ricorda Catenaro «ma è stata una scelta inevitabile. Subito dopo la lettura di una interpellanza proposta dal gruppo consigliare "San Vito Bene Comune" e di una mozione della maggioranza sul futuro dell’area, gli attivisti di zona 22, presenti numerosi nell'aula consiliare, hanno iniziato ad urlare, creando disordine e non consentendo di proseguire nei lavori. Per evitare che gli animi si surriscaldassero ulteriormente», aggiunge Catenaro «e dopo che le proteste si sono trasformate in minacce, ho interrotto la seduta. Della vicenda informerò anche il prefetto».

Il braccio di ferro tra attivisti e amministrazione continua , dunque, e non sembrano esserci spiragli se è vero che i primi continuano a chiedere la gestione di zona 22 sostenendo di avere anche il parere favorevole della Provincia, mentre il Comune ribadisce che «quegli spazi fanno parte del patrimonio di aree dismesse dalle ferrovie che sono già destinate alla realizzazione del progetto della Via verde della Costa dei Trabocchi. Che queste sono state concesse a tal fine in comodato al Comune che non può sottoscrivere contratti di sub-comodato, ossia darle in gestione a terzi». In questo caso il sub comodato sarebbe sottoscritto dai ragazzi di zona 22 che, ribadiscono, anche se ci saranno delibere di sgombero non abbandoneranno l'area. (t.d.r.)

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