Ztl, il Comune ripensa gli orari

Dietrofront del sindaco Paolini dopo l'incontro con residenti e parroci

LANCIANO. Neanche 48 ore dalla sua entrata in vigore e l'amministrazione comunale fa il primo dietrofront sulla zona a traffico limitato nel centro storico. E' il risultato dell'incontro, l'altra sera, tra il sindaco Filippo Paolini (Pdl), da un lato, e i residenti di Sacca e Civitanova e i parroci dei quartieri, dall'altro. Sotto accusa sono gli orari della Ztl che, prima intoccabili, adesso si scopre di poter modificare.

Se c'era una cosa certa sulla zona a traffico limitato, in vigore da lunedì scorso, quella erano proprio gli orari. Questi stabilivano che il transito e la sosta nei quattro quartieri storici fossero vietati dalle 13 alle 16 e dalle 20 alle 9 del mattino seguente. Proprio dagli orari erano scaturite le maggiori polemiche, sia da parte dei residenti che dei commercianti delle zone interessate.

Adesso, invece, la prima cosa a cambiare del provvedimento sono proprio i tempi di accesso alla Ztl. Lo ha promesso lunedì sera il sindaco Filippo Paolini di fronte alla platea di residenti e parroci dei quartieri Civitanova e Sacca, che hanno posto all'amministrazione comunale una lunga serie di domande e istanze. Tra le più ricorrenti, proprio la questione dei divieti in determinati momenti della giornata.

«Non si potrebbe fare iniziare la Ztl notturna dalle 23 fino alle 7 del mattino?», chiede un residente. «Come si fa con le messe e le lezioni di catechismo?», domanda un parroco. «La zona a traffico limitato dovrebbe essere lasciata aperta il sabato e la domenica», suggerisce un altro sacerdote.

«Mi impegno a rivedere gli orari», annuncia a sorpresa il sindaco, «ma i residenti devono capire che il provvedimento è un importante passo in avanti per la città e che di certo non è stato fatto per ostacolare e peggiorare la vita dei residenti dei quartieri storici. Anzi», sottolinea Paolini, «è uno dei primi passaggi per la loro riqualificazione».

«Ma gli orari non erano perentori e non modificabili?», chiede il segretario cittadino del Pd, Leo Marongiu, presente all'incontro. A lui il primo cittadino replica con una citazione dal latino: «Ubi maior minor cessat». Ovvero, laddove provenissero istanze con maggiore rilevanza rispetto a ciò che si era detto prima, allora le prime prevarrebbero.

«Ho incontrato il responsabile dell'Aipa», spiega al Centro Paolini, «per capire che cosa si potesse fare. E' venuto fuori che la società può modulare i software delle telecamere, gli orari e i divieti in relazione a quello che decide l'amministrazione comunale. In altre città è capitato che prima di avviare un provvedimento passassero dei mesi, ecco perchè è così importante questa fase di pre-esercizio, proprio per vedere i punti deboli del regolamento che può essere rivisto».

Tra le criticità, ad esempio, è emersa la questione dei motocicli, esenti dalla Ztl, ma spesso molto più rumorosi e invadenti delle auto, quindi è probabile che il divieto possa essere esteso ad essi. E ancora, è emerso come sia troppo scomodo per gli abitanti di Santa Liberata arrivare in viale Cappuccini senza poter passare per via Valera, soggetta a Ztl.

«Perchè non è stato mai realizzato il parcheggio delle Ripe previsto nel bilancio del comune per una spesa di 400mila euro?», domanda infine Marcello D'Ovidio del comitato quartieri Civitanova e Sacca, «al posto dei paletti di via Garibaldi, un parcheggio anche solo a raso avrebbe risolto di molto la carenza di posti auto».

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