Comunicato Stampa: Consiglio Veneto approva progetto di legge statale sui corsi di formazione di Medicina Generale

15 Luglio 2025


(Arv) Venezia 15 lug. 2025- Il Consiglio regionale del Veneto ha dato oggi il via libera unanime al progetto di legge statale n. 27, da trasmettere al Parlamento nazionale, istitutivo del dipartimento integrato università - servizio sanitario regionale e di modifica del decreto legislativo 17 agosto 1999, n. 368 in materia di condizioni di formazione dei medici chirurghi e degli specializzandi, a prima firma della vicepresidente della commissione consiliare sociosanitaria Anna Maria Bigon (Partito Democratico), relatrice d’aula della proposta, e sottoscritto da consiglieri di maggioranza e minoranza.
“Il progetto di legge statale nasce dalla volontà di compiere un primo passo verso una riforma strutturale - ha ricordato la consigliera Bigon - riconoscendo a pieno titolo la specializzazione in medicina generale come una formazione specialistica post laurea universitaria, alla pari di tutte le altre specializzazioni mediche, un riconoscimento doveroso che non è soltanto formale, ma che investe l’intera architettura formativa e organizzativa del nostro sistema sanitario territoriale”.
“Non possiamo che essere d’accordo su questo progetto di legge statale - ha spiegato nel corso della discussione generale l’assessore regionale Manuela Lanzarin - perché siamo tutti consapevoli che oggi la vera sfida è quella della medicina territoriale e alla necessità di riformare questo istituto”.
La proposta legislativa, in sintesi, interviene sui corsi di formazione specifica di Medicina Generale inserendoli in modo strutturato nell’ambito dell’Università con l’istituzione in ogni ateneo del Dipartimento integrato Università - Servizio sanitario regionale istituito con decreto del Ministro dell’Università e della Ricerca, adottato di concerto con il Ministro della Salute e d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, sentita la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. Nel corso di formazione di tutti i medici chirurghi si prevede che possa essere utilizzata la rete formativa delle aziende sanitarie per i tirocini formativi. L’articolo 3, che modifica l’articolo 20 del decreto legislativo n. 368/1999, ribadisce la possibilità/necessità di utilizzare la rete formativa delle Aziende sanitarie per i tirocini formativi di tutti gli specializzandi e ne affida l’articolazione a intese tra il Ministero dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute e le Regioni. Il successivo articolo 4, tenendo conto dell’estensione della medicina territoriale, modifica la denominazione del Corso di formazione in un nuovo e specifico corso - da Medicina Generale a Medicina Generale di Comunità e Cure Primarie e valorizza il ruolo del medico di Medicina Generale, di Comunità e Cure Primarie inserendo in modo strutturato il corso di formazione specifica nell’ordinamento universitario e valorizzando il ruolo di tutti i soggetti interessati. Inoltre, prevede che l’ordinamento degli studi sia determinato da un’Intesa tra il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, il Ministero della Salute e le Regioni, sentita la Federazione nazionale degli Ordini dei medici chirurghi e degli odontoiatri. L’inserimento del corso di specializzazione in Comunità e Cure Primarie nell’Ordinamento universitario ha la conseguenza di equiparare gli specializzandi in questa disciplina a tutti gli altri specializzandi anche per quanto riguarda le borse di studio. Infine, l’articolo 5 della proposta di legge statale, nel valorizzare il corso di specializzazione, ne porta la durata a quattro anni, introducendo anche un’apposita disciplina transitoria.

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