Comunicato Stampa: CRV - Audizione Presidente Ciambetti al Comitato bicamerale beni confiscati alle mafie

22 Maggio 2025

Audizione Presidente Ciambetti al Comitato bicamerale beni confiscati alle mafie: “Il Veneto ha strumenti normativi avanzati, ma deve fare di più”

(Arv) Venezia 22 mag. 2025 - Si è svolta oggi presso il Comitato Gestione dei beni sequestrati e confiscati alle associazioni mafiose un’audizione dedicata alla situazione dei beni confiscati nel Veneto, alla quale ha partecipato Roberto Ciambetti, Presidente del Consiglio regionale del Veneto e componente del Comitato europeo delle Regioni, insieme a Bruno Pigozzo, Presidente dell’Osservatorio regionale veneto sulle attività delle associazioni mafiose. Durante l’audizione, presieduta dall’On. Erik Pretto, sono stati presentati dati aggiornati e criticità strutturali che ostacolano un pieno riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata nel territorio veneto. Al 2024 si contano 528 beni confiscati, di cui circa la metà non ancora destinati o non riutilizzati, con una percentuale di reale utilizzo sociale ferma al 20%. “La Regione Veneto dispone di una legge quadro importante, la L.R. 48/2012, ma è necessaria una maggiore dotazione finanziaria e un piano organico che supporti concretamente i Comuni assegnatari – ha sottolineato Ciambetti –. Serve un coordinamento operativo stabile tra istituzioni, un ufficio tecnico dedicato, e una maggiore sinergia con il Terzo Settore, che già oggi è protagonista di esperienze virtuose di rigenerazione sociale. Tra le proposte evidenziate, il rafforzamento del sostegno economico ai Comuni, con bandi regionali specifici, lo snellimento delle procedure di assegnazione e utilizzo dei beni, la creazione di una task force regionale per l’accompagnamento tecnico-amministrativo, maggiore trasparenza e aggiornamento della mappa dei beni confiscati, la valorizzazione del ruolo del volontariato e delle cooperative sociali e l’accesso anche per il Veneto ai fondi europei oggi limitati alle sole Regioni del Sud. Il Presidente Ciambetti ha ricordato anche il recente definanziamento di 300 milioni del PNRR, inizialmente previsti per il riutilizzo dei beni confiscati, come un grave danno per le progettualità già avviate in molte realtà locali. “Non possiamo permettere che i beni confiscati tornino a essere simboli di degrado o, peggio, oggetto di speculazione. Devono diventare motore di legalità e rinascita per le nostre comunità. La lotta alla criminalità organizzata non finisce con la confisca: continua nel riutilizzo sociale e trasparente di quei beni. Solo così possiamo trasformare il frutto dell’illegalità in luoghi di rinascita, legalità e comunità. Il Veneto ha strumenti normativi avanzati, ma deve fare di più”, ha concluso Ciambetti. L’audizione si inserisce nel percorso di confronto tra istituzioni e territori promosso dal Comitato bicamerale per i beni confiscati alle mafie, con l’obiettivo di rafforzare l’efficacia delle politiche antimafia attraverso una gestione più efficiente, trasparente e partecipata dei patrimoni sottratti alle organizzazioni criminali.

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