Comunicato Stampa: CRV - Presentato il libro di Ettore Beggiato “1797: la Serenissima e l’occupazione napoleonica”.

Presentato il libro di Ettore Beggiato “1797: la Serenissima e l’occupazione napoleonica”. Sandonà (Lega-LV): “Un volume che ripercorre gli ultimi drammatici momenti della storia della Repubblica di Venezia”
(Arv) Venezia 11 giu. 2025 - Presentato questa mattina a Venezia, nella sala stampa “Oriana Fallaci” di palazzo Ferro Fini, sede del Consiglio regionale del Veneto, dal presidente dell’assemblea legislativa Roberto Ciambetti e dal presidente della Prima commissione consiliare Luciano Sandonà, con il segretario generale Roberto Valente, il libro dell’ex consigliere regionale Ettore Beggiato “1797: la Serenissima e l’occupazione napoleonica” (Editrice Veneta), prefato da Alvise Fontanella. Il volume raccoglie e narra le vicende avvenute dal 1797 nello stato veneziano contestualmente alla sua caduta, al passaggio dell’esercito francese e di Napoleone Bonaparte e ai fatti resistenziali accaduti nei diversi territori, dalla Lombardia Veneta alle Isole Ionie. “La figura di Napoleone Bonaparte, a oltre due secoli dalla sua morte - ha sottolineato il presidente Roberto Ciambetti - continua a dividere e ad alimentare un acceso dibattito: fu un tiranno spietato mosso da un'insaziabile brama di potere o un liberatore che esportò in Europa i principi della Rivoluzione francese, modernizzando nazioni e abbattendo antichi regimi? La risposta non è univoca. Fuori dal Veneto, giudicare Napoleone esclusivamente come un tiranno o un liberatore significa semplificare la realtà storica estremamente complessa di uno dei personaggi più controversi discussi e discutibili della storia del mondo. Fuori dal Veneto, ripeto, perché in Veneto, e già durante l'occupazione francese e persino tra non pochi giacobini, la critica aspra su Napoleone non si fece attendere”.“La campagna d'Italia di Napoleone Bonaparte - ha ricordato il presidente Luciano Sandonà (Lega-LV) - culmina nella firma del Trattato di Campoformido, il 17 ottobre del 1797. Viene posta la parola fine alla Repubblica della Serenissima di Venezia e a mille anni di storia gloriosa. L’invasore Napoleone ridisegna la cartina d'Italia settentrionale. La parte settentrionale della Repubblica di Venezia passa all'Austria, mentre il resto del territorio è incluso nella Repubblica Cisalpina. Per noi veneti, che per oltre un millennio abbiamo dominato sul Mar Mediterraneo e non solo, è una giornata drammatica. La nostra Repubblica di Venezia (o Serenissima Repubblica di Venezia), nata come repubblica marinara o “da mar” che faceva leva sulla città-stato con capitale Venezia, dal 697, secondo quanto racconta la tradizione, con la nomina a doge di Paoluccio Anafesto, deve cedere l’onore delle armi, attraverso la rinuncia del doge Ludovico Manin, in quel drammatico 17 ottobre del 1797, all’invasore francese, di origine corsa, Napoleone Bonaparte. Si chiude così un millennio di storia gloriosa. E la storia di quei drammatici fatti viene raccontata magistralmente nel libro dedicato alla Serenissima e alla sua caduta da Ettore Beggiato, ex consigliere regionale e profondo conoscitore della storia della nostra gloriosa Repubblica. Beggiato, grande appassionato e conoscitore della storia dei Veneti ha voluto mettere in luce quello che sulla Serenissima i libri di storia non raccontano. E di come Napoleone si sia appropriato della nostra terra e del nostro dominio “par tera e par mar”. Lo stesso Beggiato ammette che, quando scrive della Serenissima, risulta poco obiettivo e soprattutto quando scrive di Napoleone Bonaparte. Un libro che è soprattutto una collazione di documenti, citazioni di altri autori, anche autorevoli. Una ricerca certosina fatta di ricerca di documenti, testimonianze, denunce”.“Ci sono una infinità di libri a sostegno di Napoleone e del suo esercito di straccioni e di tagliagole - ha evidenziato l’autore Ettore Beggiato - scritti da autorevoli storici, prestigiosi docenti universitari, lucidissimi intellettuali che dall’alto della loro sapienza, autorevolezza e imparzialità ci impongono di omaggiare Napoleone. Pertanto, cosa volete che sia un volumetto che parla della lotta dei Veneti e degli altri popoli della Serenissima contro l’occupazione napoleonica e che presenta Napoleone con il suo vero volto di criminale liberticida? Credo sia la prima volta al mondo che tanti storici, giornalisti, intellettuali vari stiano dalla parte dell’invasore (Napoleone) e non, come sarebbe giusto aspettarsi, dalla parte di una Repubblica, quella Veneta, che si era dichiarata neutrale e che si è ritrova calpestata, umiliata e completamente cancellata. Questo è un libro di parte. Ma che dimostra che i popoli della Serenissima dalla Lombardia Veneta alle Isole Ionie si sono ribellati, nel nome di San Marco, all’invasore straniero. Sono riuscito a scrivere solo una minima parte di tutte le “disgrazie” compiute dall’esercito napoleonico e dai collaborazionisti giacobini locali; ma, come è già accaduto in passato, questo mio modesto volume vuole stimolare altre ricerche, altre preziose testimonianze da mettere in rete. La mia ricerca si è concentrata soltanto sulla prima occupazione napoleonica, datata 1797, ovvero il periodo in cui i francesi hanno depredato la nostra terra di grandi ricchezze e opere d’arte e tentato di distruggere la nostra storia. Un periodo nefasto che va da aprile-maggio a dicembre del 1797. E successivamente altre distruzioni e ruberie saranno compiute sempre dai francesi durante la seconda occupazione francese che va dal 1806 al 1814. Francesi che lasceranno in eredità, sulle macerie di quella che fu la grande Repubblica della Serenissima, anche dopo la sconfitta, l’esilio e la morte di Napoleone, uno Stato assurdamente centralista, di diretta derivazione da quello francese. Eredità pesante, iniqua, inaccettabile, di cui scriverò in un’altra occasione”.
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