Comunicato Stampa: ‘Pietro Laverda, l’uomo, la fabbrica, le macchine, a 180 anni dalla nascita’

4 Novembre 2025


(Arv) Venezia 4 nov. 2025- È stata inaugurata oggi, presso il Salone degli Specchi di palazzo Ferro Fini, la mostra ‘Pietro Laverda, l’uomo, la fabbrica, le macchine, a 180 anni dalla nascita’, contenente immagini e documenti che contribuiscono ad approfondire la figura del ‘meccanico’ Pietro Laverda il quale, nel 1873, fondò, a San Giorgio di Perlena, in provincia di Vicenza, la ‘Laverda Spa’, un'azienda produttrice di mietitrebbie e macchine agricole.

Ilpresidente del Consiglio regionale del Venetoha introdotto la cerimonia di inaugurazione sottolineando che “la straordinarietà di Laverda si deve a tre caratteristiche distinte che in lui si sono riunite: un ‘multiforme ingegno’, che da sempre accompagna il popolo veneto e che in lui si tradusse in eclettismo; una curiosità instancabile e una forte volontà.”
Il presidente ha anche osservato come “Pietro Laverda fu un uomo del suo tempo, ma anche e soprattutto un Veneto del suo tempo; un tempo in cui genialità, sguardo avanguardista, studio e risolutezza andavano di pari passo ed erano sostenuti e potevano trovare espressione. Il valore di questa mostra non sta semplicemente nel giusto tributo resogli, ma anche nella possibilità, offerta a tutti, di conoscere la modernità della sua figura, dalla quale dovremmo trarre insegnamento anche oggi.”

Carlo Maculan, presidente dell’associazione ‘Gruppo Ricerca Storica di Breganze’, che si interessa di storia locale, ha ricordato come “la ‘Laverda Spa’ si innestò fin da subito nel tessuto socioeconomico del comune di Breganze, contribuendo alla crescita e allo sviluppo del paese.”

Manfredi Manfrin, già professore della Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Padova, ha suggerito una “chiave di lettura della mostra: cogliere come Pietro Laverda abbia impersonificato la transizione ‘dolce’ del Veneto alla modernità, mantenendo un equilibrio tra l’economia agricola, l’economia industriale e la società. Laverda rappresentò la modernità in quanto trasferì nell’impresa la scienza moderna, a quel tempo costituita dalla meccanica prima e, successivamente, dall’elettricità.”

PerPiergiorgio Laverda, presidente dell’archivio storico ‘Pietro Laverda’, la mostra rappresenta “indubbiamente un punto di arrivo, dopo aver celebrato con una importante mostra, nel 2023, i 150 anni dalla fondazione della ‘Laverda Spa’ (1873), ma soprattutto un punto di partenza, per approfondire ulteriormente la conoscenza intorno alla figura geniale di Pietro Laverda, mio bisnonno, grazie al vasto materiale di archivio a disposizione (tra cui numerosi scatti fotografici e lettere autografate), che copre in particolare il periodo che va dalla fine dell’Ottocento alla Seconda guerra mondiale. Questo, per conservare la memoria delle nostre radici, di un Veneto che, già sul finire dell’Ottocento, era in grado di esprimere talenti e capacità inventive.”
Piergiorgio Laverda ha anche ricordato un legame speciale che unì Pietro Laverda a Venezia. “Il mio bisnonno era una figura eclettica perché i suoi interessi abbracciarono un vasto orizzonte che andava oltre il settore delle macchine agricole – ha detto - E, tra i suoi tanti progetti, Pietro Laverda sviluppò, per la Basilica dei Santi Giovanni e Paolo di Venezia, un sistema elettrificato per suonare le campane. Senza dimenticare i diversi interventi che Laverda fece nelle chiese della provincia di Venezia.”

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