Comunicato Stampa: Presentato a palazzo Ferro Fini il volume “Il gonfalone della Regione del Veneto”

(Arv) Venezia 22 lug. 2025- Presentato questa mattina a Venezia, a palazzo Ferro Fini, sede dell’assemblea legislativa regionale, il volume “Il gonfalone della Regione del Veneto, un leone che attraversa i secoli”, curato dalla storica dell’arte Franca Lugato, edito dal Consiglio regionale del Veneto e da Antiga Edizioni, prefato dal Presidente della Regione Luca Zaia e dal Presidente dell’assemblea Roberto Ciambetti, e che ricostruisce, attraverso i contributi dello storico Michele Gottardi e della giornalista Margherita Carniello, la genesi di quella scelta e il significato del simbolo marciano, a 50 anni dalla legge regionale n. 56 del 1975 istitutiva di gonfalone, stemma e sigillo della Regione del Veneto di cui fu relatore in aula Sergio Dalla Volta, cardiologo di levatura internazionale, docente dell’Università di Padova, consigliere regionale eletto nella prima legislatura nelle file del Partito Repubblicano, il cui profilo è stato tratteggiato dal Segretario generale del Consiglio regionale, Roberto Valente.
“In un mondo scosso dal riarmo e da guerre - ha ricordato il Presidente del Consiglio VenetoRoberto Ciambettinel corso dell’introduzione - la nostra bandiera chiama tutti alla lezione della storia: “Pax Tibi” si legge nella nostra bandiera, speranza e saluto di prosperità, sviluppo e benessere comune. Il libro che presentiamo oggi, allora, non è un volume che guarda a un passato nostalgico, né un testo celebrativo di una parte politica, ma è il racconto di come, esattamente come 50 anni fa, lo spirito dei veneti sia racchiuso in una bandiera priva di connotati partitici, ma patrimonio collettivo di un popolo e del suo carattere”.
“La realizzazione di questo volume - ha sottolineato la curatrice,Franca Lugato- non sarebbe stata possibile senza il contributo dello storico Michele Gottardi, la ricerca archivistica, particolarmente complessa, svolta da Margherita Carniello, il ritratto di Sergio Dalla Volta da parte del Segretario generale Roberto Valente, il lavoro di Chiara Romanelli e Sergio Brugiolo di Studio Polo 1116 di Venezia, artefici del progetto grafico, e l’editore Antiga che ne ha curato la veste grafica. La vicenda che ha portato alla realizzazione del gonfalone viene descritta ricordando il dibattito avvincente che, dal 1970 al 1975, fu indirizzato alla scelta dell’immagine definitiva, attraverso una sintesi che soddisfa esigenze divulgative, che parte dalle origini, come simbolo dell’evangelista Marco, fino all’affermarsi del Leone come simbolo con valenza politica legato a Venezia e che non si ferma al 1797, ovvero al fenomeno della “leonclastia”, lo sfregio effettuato dai francesi alla figura del Leone di San Marco, ma che si spinge fino ai giorni nostri. Al termine dei lavori, fu il Consiglio a scegliere come simbolo d’ispirazione il Leone di San Marco dipinto su mandato della Repubblica nel 1415 da Iacobello del Fiore, con la rappresentazione delle sette province venete”.
“Ed è stato il Presidente del Consiglio regionale a stimolare la realizzazione della ricerca relativa al gonfalone della Regione del Veneto dopo le celebrazioni svolte in Piemonte lo scorso anno per ricordare il proprio “drapò” - ha ricordato il Segretario generaleRoberto Valente- ma la vicenda che ha portato alla nascita del gonfalone veneto è legata a vicende ben più complesse rispetto a quelle piemontesi, vicende inserite nel quadro di un acceso dibattito relativo anche alla scelta del capoluogo regionale tra Padova e Venezia. Decisivo fu il ruolo del professore e consigliere Sergio Dalla Volta che il 6 luglio 1970, a Ca’ Corner, durante la prima seduta del Consiglio regionale, evocò i fasti della Serenissima. Con la scelta di Venezia quale capoluogo, divenne sicura la scelta del Leone come simbolo e fu il Consiglio, ovvero la Commissione, a scegliere l’immagine di Iacobello del Fiore (unico gonfalone regionale che viene ricavato da un quadro, peraltro), mentre fu il Segretario generale di allora, Giacomo Martorana, ad affidare l’incarico di realizzare gli stemmi e gli emblemi al pittore e decoratore mestrino Mario Carraro, il cui bozzetto originale è attualmente conservato a palazzo Ferro Fini. Sergio Dalla Volta è scomparso nel 2020: a lui va un ringraziamento per quanto fatto non solo in campo medico, ma anche dal punto di vista istituzionale”.
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