Comunicato Stampa: Veneto al voto 2025. Candidato Stefani trascina il centro-destra, avanti in quasi tutti i comuni

25 Novembre 2025

 


(Arv) Venezia, 24 novembre 2025

“Questa tornata elettorale ci consegna un Veneto che, ancora una volta, ha scelto con chiarezza il presidente della Giunta regionale e il risultato della coalizione di centro-destra è il frutto di un lavoro di squadra, di una capacità di governo riconosciuta e di un rapporto saldo con i territori. Al tempo stesso, la presenza più articolata dell’opposizione in Consiglio arricchirà il confronto democratico, che è sempre un valore. L’astensionismo ha avuto un peso importante, e l’Aire pesa come due province considerato che gli iscritti totali sono quasi il doppio degli elettori delle provincie di Belluno, per l'appunto circa 177 mila e Rovigo, circa 195 mila. Ora il nostro compito è trasformare questi dati e queste preferenze in responsabilità dando continuità alle politiche che hanno funzionato, ma dimostrando anche capacità di ascoltare e interpretare i segnali che arrivano da un’affluenza più bassa e da un quadro politico in evoluzione”.
Con queste parole il presidente del Consiglio regionale del Veneto ha commentato i dati e le preferenze registrate in serata in occasione del punto stampa tenutosi a Palazzo Ferro Fini.
Il Veneto registra un quadro elettorale chiaro e omogeneo al termine dello scrutinio, con l’86% delle sezioni attualmente acquisite. I dati confermano unaforte affermazione della coalizione di centro-destraguidata da Alberto Stefani, che risulta in vantaggio in tutti i comuni del Veneto, ad eccezione dei comuni di Venezia (in testa Manildo) e Santa Lucia di Piave (Szumski).
L’analisi territoriale evidenzia unadiffusione omogenea del voto, con laLegaprima lista nella grande maggioranza dei comuni veneti, affiancata da performance significative diFratelli d’Italiae con alcuni centri maggiori – in primis Venezia e Padova – dove ilPartito Democraticomantiene la prevalenza.
Ripartizione dei seggi (dati parziali – 86% sezioni scrutinate)Lega – Liga Veneto – Stefani Presidente: 19 seggiPartito Democratico – Manildo Presidente: 9 seggiFratelli d’Italia: 9 seggiForza Italia – Autonomia per il Veneto: 3 seggiSzumski Resistere Veneto: 2 seggiAlleanza Verdi e Sinistra: 2 seggiUniti per Manildo: 1 seggioMovimento 5 Stelle: 1 seggioUnione di Centro: 1 seggioLiga Veneta Repubblica: 1 seggioCiviche Venete per Manildo: 1 seggio
I dati confermano un assetto sostanzialmenteproporzionale, dato che la coalizione vincente supera la soglia del 60% e non fa scattare, quindi, il premio di maggioranza. È questo il motivo per cui il centrodestra passerà dai 41 seggi che aveva oggi a un numero verosimilmente compreso tra i 32 e i 36 seggi, con le opposizioni che registrano un significativo incremento rispetto alla XI Legislatura.
Dal punto di vista territoriale emergono alcune dinamiche significative:Veronaè la provincia con la percentuale più alta per Stefani, vicino ai livelli del 2020.Vicenzaconferma una crescita del centro-destra sopra la media regionale come già evidenziato nelle Europee 2024 rispetto alle Politiche 2022Padova, pur rimanendo competitiva per il centro-sinistra nei comuni maggiori, mostra un recupero marcato del centro-destra rispetto alle europee.Trevisopresenta il dato più rilevante per la listaSzumski, sopra il 10% in molti comuni.Bellunoregistra l’affluenza più bassa della regione (35%), con un calo legato probabilmente alla riduzione dell’“effetto Zaia”.Rovigoconferma un risultato molto elevato per la coalizione di Stefani.
Sul piano tecnico, la sperimentazione del nuovo algoritmo matematico di riparto dei seggi, Psephos, ha datoriscontri positivi, con una generazione corretta dei dati e alcune criticità limitate alla fase di acquisizione delle informazioni dai territori.
 

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