Ad Atri dialoghi d’arte tra Italia e Corea del Sud 

Un confronto interculturale attraverso tutti i linguaggi artistici, dalla fotografia alla pittura, dalla scultura alla videoarte

ATRI. Postumanesimo e new normal, spaesamento, identità in transizione, visione di futuri possibili. Su tutto, e nonostante tutto, il desiderio di condivisione profonda, di riconoscersi e tendersi l'un l'altro. Con l'ottava edizione della rassegna internazionale Stills of peace and everyday life - Italia e Corea del Sud, si va alla ricerca del senso del contemporaneo, del dialogo interculturale tra Paesi attraverso i linguaggi dell’arte e il confronto fra culture apparentemente distanti. Artisti italiani e artisti coreani riuniti intorno ad un percorso multidisciplinare in tre sedi espositive nel centro storico di Atri fino al 22 agosto, e una selezione di cinema sudcoreano in lingua originale con sottotitoli in italiano, nel cortile di Palazzo Acquaviva ogni lunedì alle 21 fino al 9 agosto. Una rassegna centrale, ricca e complessa «per ritrovare analogie e differenze» con la Corea del Sud, oggi protagonista di una spinta creativa fortemente innovativa. L'edizione 2021 di Stills of Peace, quest’anno anche con il patrocinio del Ministero della Cultura, è voluta da Fondazione Aria, con la regia di Dello Iacono Comunica, per celebrare i primi dieci anni di attività. Come racconta Antonio Zimarino, curatore della doppia mostra nelle Cisterne di Palazzo Acquaviva, le esposizioni Beyond the Diary dell’artista Jukhee Kwon e Diario delle 365 figure di Andrea Fogli, «Davvero abbiamo cercato con attenzione artisti fuori dai soliti schemi e dalle solite compagnie di giro, con curricola nazionali e internazionali straordinari e qualità intellettuale e poetica notevolissima. Stills of Peace VIII», prosegue il curatore, «è uno sguardo sincero, composito e curioso sulla contemporaneità, sulla cultura artistica coreana, energica, propositiva, fuori dalle convenzioni con il contrappunto di artisti italiani, anche loro fuori da stilemi e convenzioni, spinti a recuperare profondità esistenziali e poetiche autentiche». Nel Museo Archeologico sono esposte le fotografie di Jungjin Lee nella mostra Unnamed Road, a cura di Paolo Dell'Elce, una lettura affascinante dei territori fra Israele e Palestina; nella stessa sede si sviluppa la mostra Per fumum / Attraverso il fumo, a cura di Eva Comuzzi - artisti in mostra Seo Young Chang, Yun Choi / Minhwi Lee, T-Yong Chung, Soko Hwang, Geumhyung Jeong, Eemyun Kang, OH You kyeong, Young Joo Lee, Myeongbeom Kim - dove gli artisti coreani invitati presentano lavori che spaziano dalla scultura alla pittura e alla videoarte.
Palazzo Cardinal Cicada ospita la mostra di Barbara Uccelli Vizi di forma, a cura di Mariano Cipollini, percorso multimediale che ricerca e analizza errori e imperfezioni sedimentati nella società contemporanea; proprio in virtù della libertà formale nella ricerca dell’artista, in occasione dell’inaugurazione ha avuto luogo la performance dal vivo Dov’è Barbara Uccelli? con la collaborazione di Florian Metateatro. Orari delle mostre : 10 – 12 / 16.30 – 19.30 / 21 – 23, chiuso lunedì mattina. A cura di Pino Bruni la rassegna cinematografica Cine Korea, prenotazioni sul sito viviatri.it.