Al Munda debutta la mostra con le nuove acquisizioni

23 Settembre 2023

L’AQUILA. Nuove acquisizioni è il titolo della mostra del Munda (museo nazionale d’Abruzzo) che verrà aperta al pubblico oggi, in occasione delle Giornate europee del patrimonio, all’Aquila, nella...

L’AQUILA. Nuove acquisizioni è il titolo della mostra del Munda (museo nazionale d’Abruzzo) che verrà aperta al pubblico oggi, in occasione delle Giornate europee del patrimonio, all’Aquila, nella sede dell’ex mattatoio, vicino alle 99 cannelle. Saranno esposte per la prima volta le opere acquistate fra il 2022 e 2023 e saranno visitabili in via eccezionale oggi dalle 20 alle 23 al costo simbolico di 2 euro. L’esposizione resterà aperta fino al 1° novembre.
Il percorso espositivo si avvia con una testimonianza della produzione lapidea medievale abruzzese raffigurante la Madonna in trono con il bambino (detta Madonna delle Carceri), databile al XIII secolo. Sarà possibile inoltre ammirare la pala di Nicola Filotesio, detto Cola dell’Amatrice (Amatrice 1470- ante 1553), La famiglia di Gesù che incontra la famiglia del Battista (La sacra parentela), uno dei capolavori del pittore e di tutto il territorio. Tra le nuove acquisizioni anche un disegno risalente al terzo decennio del XVII secolo opera del pittore aquilano Giulio Cesare Bedeschini (L’Aquila, 1582-1627), la Madonna del Carmine con i santi Carlo Borromeo, Francesco d’Assisi, Marco Evangelista, Antonio da Padova e Caterina d’Alessandria. L’opera, eseguita su carta con inchiostro bruno acquerellato e tracce di matita nera e rossa, è stata realizzata attraverso il montaggio di ritagli di fogli, tra loro sovrapposti e incollati. Sarà visibile anche un altro dipinto di Teofilo Patini (Castel di Sangro 1840-Napoli 1906), Il Ciabattino, che si colloca in un momento di svolta nella produzione dell’artista quando la sua ricerca vira verso scene di vita quotidiana delle classi più povere. Il 14 ottobre l’esposizione si completerà con un capolavoro: la grande tavola del maestro del Trittico di Beffi, la Dormitio Virginis, alta espressione dell’arte abruzzese di fine Trecento. Sottoposta da alcuni mesi a restauro conservativo, la tavola sarà visibile nella sala in un “cantiere aperto” dedicato alle ultime operazioni di restauro. «Uno degli obiettivi dei musei a quello di ampliare le collezioni», ha commentato la direttrice del museo, Federica Zalabra. «L’abbiamo fatto con un occhio particolare a quello che mancava nelle nostre collezioni e a quello che poteva arricchirle».