Arriva la Notte dei transumanti Sparagna: canti, danze e poesia per ritrovare l’identità popolare

PESCARA. «La musica popolare vive solo in ragione del contesto in cui si manifesta, senza di questo diventa mero esercizio di retorica e di estetica». Ambrogio Sparagna definisce in questi termini...

PESCARA. «La musica popolare vive solo in ragione del contesto in cui si manifesta, senza di questo diventa mero esercizio di retorica e di estetica». Ambrogio Sparagna definisce in questi termini lo spirito della terza edizione di Tra, la Transumanza che unisce, Festival prodotto dalla Regione Abruzzo con una serie di appuntamenti dedicati all’antica pratica della pastorizia caratterizzata dalla migrazione stagionale del bestiame. Per questa terza edizione del Festival, che è partita l’8 luglio a San Demetrio nei Vestini e che attraverserà tanti luoghi dell’Abruzzo durante l’estate, Sparagna – musicista ed etnomusicologo, qui anche direttore artistico – ha costruito due diversi progetti originali di grande impatto spettacolare, che saranno presentati in prima esecuzione assoluta, domani a Pescara e sabato 22 luglio a Lanciano. L’appuntamento pescarese è in piazza della Rinascita. “La Notte dei transumanti” sarà introdotta alle ore 18 dal convegno “La transumanza, cultura, tradizioni, opportunità”. Poi, alle 21, ci sarà la parata, originale rappresentazione itinerante con maschere giganti e zoomorfe che rievocano la transumanza al suono degli strumenti della tradizione popolare. Quindi, partirà il concerto che si propone anche come omaggio alla musica popolare abruzzese, il cui potenziale espressivo non è rimasto indifferente specie nell’Ottocento e nella prima parte del secolo scorso, con zampogne e pifferi a ispirare le composizioni di Berlioz e Handel. Suggestioni raccolte anche da artisti grafici e autori internazionali. «Pasolini», ricorda Sparagna, «mostrò fin dagli inizi attenzione per i canti popolari, e infatti vi dedicò pagine importanti. Possiamo ricordare ad esempio che nel 1955 pubblicò il Canzoniere italiano, in cui l’autore raccoglie canti, stornelli, ninne nanne, canzoni partigiane della ricca tradizione regionale italiana. Notevole l'attenzione alle composizioni abruzzesi».
Sparagna, il concerto serale unisce il talento di Peppe Servillo alla forza compositiva di Davide Rondoni. Come è arrivato a questa scelta?
Nelle selezioni musicali abbiamo cercato di unire varietà espressiva di diverse aree, mettendo anche a confronto ospiti importanti della scena nazionale e internazionale in un ragionamento in cui non è solo la musica protagonista ma sono i luoghi dove questa musica viene portata avanti.
Qual è il programma del concerto?
Alle 21.30, il Passagallo, gruppo di musica popolare locale, presenterà alcuni brani della propria ricerca etnomusicologica. Subito dopo toccherà a me, insieme all’Orchestra popolare italiana Parco della Musica di Roma. Sul palco anche i danzatori del Corpo di Ballo Popolare per proporre in prima esecuzione nazionale “Le stelle de lu cielo”, con la voce di Servillo e la poesia di Rondoni. Prevista anche la partecipazione della Compagnia della Pescara di Spoltore.
Che tipo di scaletta avete allestito?
Lo spettacolo propone una serie di brani della tradizione degli Appennini che descrivono la vita del pastore caratterizzata dall’uso della poesia cantata e declamata come sostegno alle difficoltà del vivere quotidiano.
Così la transumanza assume un valore identitario?
Da sempre i pastori hanno manifestato il desiderio di ritrovarsi fra “transumanti”, riconoscendosi in un destino comune, accogliendo l'incontro con l’altro come valore. La musica e la poesia possono ancora legare i transumanti che siamo oggi. Favoriscono l’incontro tra genti lontane, lo scambio di storie che sono tratti identitari e parole e suoni che fanno riconoscere l’uno nel volto dell'altro. E questo avviene a prescindere dalla lingua in cui si canta.