Un tratto della Ferrovia del Centro Italia

IL CENSIMENTO

C'è una ferrovia in vetta alla classifica dei 10 luoghi del cuore più votati in Abruzzo

I risultati della campagna del Fondo per l'ambiente: il tracciato che parte da Sulmona e arriva a Terni precede la Via Crucis a San Demetrio ne’ Vestini e l'Eremo di Sant’Angelo a Civitella del Tronto / GUARDA LA GRADUATORIA

PESCARA. E' una ferrovia e in particolare quella del Centro Italia, che si snoda anche nel Lazio e in Umbria, in vetta alla classifica dei dieci "luoghi del cuore" più votati in Abruzzo nel censimento del Fondo per l’Ambiente Italiano (Fai) in collaborazione con  Intesa Sanpaolo.

Si tratta dei risultati della consueta campagna italiana di sensibilizzazione dei cittadini sul valore del patrimonio e sulla necessità di proteggerlo e valorizzarlo, com’è nella missione del Fai, chiusa lo scorso 15 dicembre. Grazie a “I Luoghi del Cuore” dal 2003 a oggi sono stati sostenuti interventi per 138 luoghi in 19 regioni d’Italia, che erano dimenticati, abbandonati o poco valorizzati, ma amati dalle loro comunità, che votandoli li hanno salvati.

A livello nazionale al 1° posto (51.443 voti) è risultata la Chiesetta di San Pietro dei Samari a Gallipoli (LE), piccolo edificio medievale immerso nella campagna salentina a meno di un chilometro dal mare, oggi a rischio di crollo; al 2° posto, con 32.271 voti, il Museo dei
Misteri di Campobasso, che per la prima volta nella storia del censimento porta il Molise sul podio con 32.271 voti, e dove si conservano gli “ingegni” su cui vengono issati i bambini vestiti da personaggi sacri durante l’annuale processione del Corpus Domini, dal Settecento ancora viva e sentita; al 3° posto la Chiesa di San Giacomo della Vittoria ad Alessandria, colma di ex voto che testimoniano un’affezione storica della comunit à, ma ormai officiata
solo saltuariamente e bisognosa di restauri. Sul podio ci sono dunque tre luoghi di culto e di devozione popolare, e ben 45 beni religiosi sono nelle prime 100 posizioni, a conferma del ruolo di fulcri della comunità che le chiese ancora rivestono nell’Italia “dei mille campanili”, ma anche campanello d’allarme per la tutela di un patrimonio, ingente e diffuso, di valore storico e artistico, oltre che sociale.

Ma torniamo alla classifica regionale. Al primo posto come detto, la Ferrovia del Centro Italia, Abruzzo-Umbria-Lazio; al secondo con 8.022 voti e 31° nella graduatoria nazionale la Via Crucis sulla collina di Santa Croce, a San Demetrio ne’ Vestini; al terzo posto (2.217 voti, 127° nella graduatoria nazionale) l'Eremo e grotta di Sant’Angelo, a Civitella del Tronto (TE); al 4° posto (131° e 2.133 voti) il Panorama del Castello di Rocca Calascio, a Calascio (AQ); al 5° (150° 1.662 voti) il Borgo di Rosciolo e le sue chiese, a Magliano de’ Marsi (AQ); al  6° (250°, 498 voti) il Museo del Gatto, a Teramo; al 7° (261°, 458 voti) il  Trabocco Turchino, a San Vito Chietino (CH); all' 8° (274°, 423 voti) il Lago di Scanno (AQ); al 9° (318°, 319 voti) le Grotte e la Cascata di Stiffe, a San Demetrio ne’ Vestini (AQ); al 10° (337°, 287 voti) Santo Stefano di Sessanio (AQ).

La Ferrovia del Centro Italia percorre 163 km tra Abruzzo, Umbria e Lazio, da Sulmona giunge a Terni passando per L'Aquila e Rieti. Il suo punto più alto si trova in corrispondenza della Sella di Corno (989 metri s.l.m.) ed è anche quello con maggior pendenza dell’intera rete ferroviaria a scartamento ridotto. Inaugurata il 28 ottobre 1883, nei suoi quasi 140 anni di vita la ferrovia è stata essenziale per gli spostamenti dei pendolari, anche se nella seconda metà del Novecento, con lo sviluppo del trasporto su strada, ha perso la sua funzione di struttura strategica nei viaggi interregionali. Negli ultimi anni è stata riscoperta, grazie alla diffusione di un turismo lento legato agli antichi mezzi di trasporto e ai borghi che collega. In questo senso, anche i diversissimi e scenografici paesaggi che attraversa hanno molto influito sul suo rilancio: la Valle Peligna fino alle strette gole di San Venanzio (Abruzzo), la via Salaria costruita dai romani più di duemila anni fa, i campanili medievali che svettano sulla città di Rieti.