Le cascate del fiume Verde a Borrello

ITINERARI

Da Alfedena a Gessopalena fra borghi, laghi e cascate 

In cammino nella natura partendo dal confine fra Abruzzo e Molise 

Salutiamo il Parco Nazionale d’Abruzzo fermandoci ad Alfedena sulla Strada Statale 86, punta estrema sud-occidentale del fondovalle dell'Alto Sangro, ai piedi del massiccio delle Mainarde. Testimonianza della storia medievale del paese, la bella torre ottagonale del castello di Alfedena (XII secolo) domina l'intero centro storico.
Visitato il paese e gustata l’ottima pasticceria ci dirigiamo verso la strada statale 652 che corre sul confine Abruzzo-Molise e approdiamo con una piccola deviazione verso sud alla Riserva dell’Abetina di Rosello. La riserva è estesa per 211 ettari e comprende un bosco che costituisce uno degli ultimi nuclei forestali con abete bianco. L'altitudine varia tra gli 850 e i 1179 metri del monte Castellano e la riserva è interamente attraversata dal suggestivo torrente Turcano, affluente del fiume Sangro. Le visite si effettuano nei giorni festivi e feriali su prenotazione e su richiesta è possibile visitare anche la limitrofa Riserva "Cascate del Verde" di Borrello. Insomma un’immersione totale in una natura bella con fauna selvatica.

Il Lago di Bomba

Tornati sulla Statale ci si avvia verso il lago di Bomba uno dei tanti bacini artificiali creato lungo il corso del fiume Sangro: la diga venne inaugurata nel 1962 con l’obiettivo di utilizzare l’acqua per produrre energia elettrica. Il lago di Bomba oltre che un itinerario di pesca, è anche una meta frequentata da escursionisti e campeggiatori, sulle sue sponde ci sono diversi centri e villaggi turistici. Un luogo tranquillo ai piedi dell’imponente massiccio della Maiella.
A 20 minuti di distanza troviamo il comune di Roccascalegna, un delizioso borgo situato sulle colline che circondano il fiume Sangro. Sull’imponente ammasso roccioso che domina la valle del Rio Secco, si erge con maestosità la Torre d’avvistamento di uno dei castelli più poderosi e affascinanti d’Abruzzo, il castello di Roccascalegna. Con molta probabilità, i primi fondatori della fortezza furono i Longobardi che a partire dal 600 d.C.
Il castello è aperto ogni anno da marzo ad ottobre il sabato e la domenica dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18, mentre nei mesi di luglio ed agosto è aperto tutti i giorni fino alle 19. Dal centro del paese imboccate le viuzze in salita che vi condurranno verso il castello fino a raggiungere l’antica chiesetta da cui parte la rampa che vi porterà fino alle mura del castello.

Profilo di Gessopalena al tramonto (Foto di Camillo Talone)

Da Roccascalegna raggiungiamo Gessopalena sulla strada provinciale 110 in circa 10 minuti. Il suo toponimo deriva dal latino gypsum, per la presenza nel territorio di rocce cristalline da cui si ricava il gesso. Da visitare il borgo medioevale sullo sperone roccioso e le bellissime chiese della Madonna dei Raccomandati e Santa Maria Maggiore nel borgo nuovo dove, sulla facciata laterale sinistra, fa bella mostra il portale gotico, XIV secolo, che fu della demolita Chiesa dell’Annunziata del borgo vecchio. Sullo sfondo, a Nord-Ovest, il superbo scenario della Maiella, che da qui si contempla in tutta la sua maestosa successione di vette.
Ci fermiamo dunque, tra montagna e mare.
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