Ennio Fantastichini a Pescara, luglio 2018, con il Pegaso d'Oro (Foto Giampiero Lattanzio)

NAPOLI

E' morto a 63 anni l'attore Ennio Fantastichini

Il popolare interprete di film e serie Tv stroncato da una leucemia. Nel 2010, vinse il David di Donatello  

NAPOLI. Si è spento oggi a Napoli Ennio Fantastichini, 63 anni, il popolare attore italiano vincitore del David di Donatello come miglior interprete non protagonista nel 2010. Ricoverato da due settimane nella Rianimazione dell’ospedale Federico II, Fantastichini è stato stroncato da una grave emorragia cerebrale causata da una leucemia acuta che aveva già colpito cervello, polmoni e intestino. A nulla sono valsi i tentativi dell'équipe del professor Giuseppe Servillo. Secondo figlio di un maresciallo dei carabinieri, nel 1975, Fantastichini si trasferisce a Roma per stidiare recitazione all'Accademia nazionale d'arte drammatica, avendo esordito all'età di 15 anni, a teatro, in un'opera di Samuel Beckett e in altri spettacoli. Nel 1982, prima apparizione sul grande schermo con il film Fuori dal giorno. Una piccola parte anche nel film I soliti ignoti vent'anni dopo (1985), di Amanzio Todini, al fianco di Vittorio Gassman e Marcello Mastroianni. Nel 1988, coprotagonista, con Laura Morante e Mario Adorf, del film I ragazzi di via Panisperna, regia di Gianni Amelio, dove interpreta Enrico Fermi. Il suo più grande successo è del 1989, con Porte aperte, di Gianni Amelio. Qui è nel ruolo di Tommaso Scalia accanto al suo maestro, Gian Maria Volonté. Una carriera costellata di riconoscimenti:  Ciak d'oro 1991, Nastro d'argento (miglior attore non protagonista), European Film Awards (scoperta dell'anno) e il Premio Felix 1991. In tv, le miniserie: La Piovra 7 (1997), Sacco e Vanzetti (2005), nella parte dell'anarchico Bartolomeo Vanzetti e La freccia nera (2006), nel ruolo del perfido nobile medievale Raniero. Nel 2010, diretto da Ozpetek, al fianco di Alessandro Preziosi, Riccardo Scamarcio ed Elena Sofia Ricci, in Mine vaganti, vince il David di Donatello come miglior attore non protagonista. L’ultima apparizione in Abruzzo, nel luglio scorso, con Alessandro Haber al Teatro D’Annunzio di Pescara, per La tentazione del potere (dialoghi immaginari tra Celestino V e Bonifacio VIII), testo tratto dall’opera L’avventura di un povero cristiano, di Ignazio Silone. Pochi giorni prima, lo stesso Fantastichini aveva ritirato il Pegaso d’Oro del Premio Flaiano 2018 per il suo Re Lear.

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