Ente Manifestazioni Pescaresi, Cardelli: «Ripartiamo dai conti». E poi un unico grande cartellone

28 Settembre 2025

Il neo presidente, nominato alla guida del Cda per i prossimi tre anni, traccia la linea e anticipa: «Martedì la riunione con i revisori per avere contezza di tutto. L’obiettivo è ripartire subito forte»

PESCARA. Una situazione debitoria tale da aver portato, un anno fa circa, all’azzeramento del vecchio CdA e alla nomina di Angelo Valori come amministratore unico. Un piano di rientro per far riemergere economicamente l’Ente Manifestazioni Pescaresi, che da tempo deve pure sopperire alla mancanza di una location per accogliere gli eventi, a causa della inagibilità del teatro monumento d’Annunzio.

Sono tanti e complessi i nodi che ha davanti a sé Stefano Cardelli, appena nominato presidente del CdA dell’associazione che dal 1950 organizza manifestazioni culturali, concerti e spettacoli, dal jazz alla lirica, fino alle evoluzioni funamboliche delle arti circensi. Coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia, negli anni ’90 al timone della Localbus, agenzia di eventi e spettacoli, direttore artistico del Comune dal 1996 al 2003, consulente per gli eventi in tante città abruzzesi e titolare di uno stabilimento balneare nel cuore di Pescara, sarà in carica per i prossimi tre anni.

Cardelli, appena nominato ha scelto le parole del maestro Valori, che l’ha preceduta in questo difficile momento dell’Emp, per riassumere la situazione definendola “seria, ma non impossibile”. Come stanno le cose dal punto di vista economico?

«Con il nuovo CdA siamo appena entrati in carica, ma ho già fissato una riunione con i revisori e con il commercialista per martedì, per avere contezza di tutto. Con i tempi giusti per mettere a regime i conti, si potrà iniziare a fare un’attività importante. Io ci credo tanto e con l’appoggio dell’amministrazione si possono fare grandi cose».

Il teatro d’Annunzio è chiuso da marzo 2024 per inagibilità. Quando riaprirà?

«Purtroppo c’è stato un passo indietro della ditta che era stata individuata per i lavori. Adesso quindi si riparte da capo. Anche su questo dobbiamo fare il punto nel dettaglio, ma quasi certamente non potrà essere disponibile prima del 2027. Penso che per la prossima stagione si continuerà con la stessa operazione di quest’anno, utilizzando cioè il porto turistico. Tutto il complesso del teatro è meraviglioso. Il mare di fronte, la pineta intorno: credo che valorizzando al meglio la struttura si possa ottenere davvero tanto, anche in termini di entrate. Da pescarese, orgogliosamente, vedo una bellezza che deve esprimere tutto il suo valore».

Negli ultimi anni ci sono stati dei contrasti con Carla Tiboni, presidente dei Premi Internazionali Flaiano che ha chiesto più volte di poter entrare come socio all’interno dell’Ente, senza tuttavia ottenere delle risposte. Che succederà adesso?

«Non ho preconcetti né pregiudizi verso nessuno. Ritengo che i Premi Flaiano siano una delle più belle manifestazioni di sempre. Spero e conto di incontrare Carla Tiboni, e sarò io stesso a contattarla appena possibile, per dialogare, perché penso che tutto quello che sia una risorsa per la città vada valorizzato al massimo».

Come vede l’Emp tra tre anni, a chiusura del suo mandato?

«Mi piacerebbe lavorare su una razionalizzazione degli eventi di Pescara, che fino ad ora sono tanti, ma tutti slegati. Vorrei arrivare a presentare un cartellone unico, contenente tutte le cose belle che ci sono, lasciando ai singoli organizzatori l’autonomia gestionale, con l’Emp che fa da collettore. Così Pescara potrebbe offrire prodotti culturali e di intrattenimento di tutte le specie, per poi fare un’azione di marketing territoriale all’esterno pianificata e organizzata. Tutto questo va esteso a tutta l'area metropolitana. Non ha senso organizzare grandi eventi contemporaneamente in città limitrofe, a meno che non si tratti di target differenti».

Ha già in mente un nuovo festival da affiancare alle storiche manifestazioni Funambolika e Pescara Jazz?

«Tra la fine degli anni ’90 e i primi 2000 alle Naiadi si organizzava “Hot and Hits”, un evento della Società del Teatro e della Musica che portò tra gli altri George Benson, una icona mondiale. Con il Pescara Jazz nel 2001 la città ospitò Bob Dylan. Il mio sogno è di ritornare ai fasti di una volta».

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