Fiorella Mannoia, l’artista che sa... Disobbedire

L’ultimo lavoro della cantante amatissima dal pubblico esce il 29 novembre e celebra anche i 70 anni
MILANO. S'intitola “Disobbedire” il nuovo album di Fiorella Mannoia, in uscita il 29 novembre e che celebra i settant'anni dell'artista, alle prese con il racconto di un mondo che negli anni Settanta non avrebbe potuto, lei come tutti, immaginare. Nove le tracce in totale, tra inediti e non, che compongono un ritratto di una delle grandi interpreti della musica italiana.
«Se non ci fossero stati i disobbedienti», ha raccontato Fiorella Mannoia, «l'umanità non si sarebbe evoluta. La prima disobbediente è stata Eva, non a caso una donna. Credo che l'unico dovere che abbiamo è obbedire alla nostra coscienza e quando lei ci dice che qualcosa è ingiusto, è un'imposizione o un decreto, abbiamo il diritto e il dovere di disobbedire». Da “Mariposa”, già Premio Sergio Bardotti al Festival di Sanremo 2024 e Premio Elsa Morante, ispirata alla storia delle sorelle Mirabal, a “Disobbedire”, singolo pubblicato a fine settembre e che dà il titolo al disco, un filo rosso, quello che segna l'album, che invita all'autenticità in un mondo che spinge a conformarsi.
«Sono stata adolescente negli anni Settanta», ha detto ancora la voce delle nuove “Libri usati”, “Tutta la differenza del mondo” e “Commedia umana”, «e li ritengo gli anni più belli del secolo scorso. C'era fermento nell'aria in tutto il mondo e in tutte le arti. Sono stati anni di conquista. Oggi, ancora freschi dei racconti di guerra dei nostri genitori, ne vediamo altre così vicine a noi».
Canzoni fatte di attualità e di mondo, quelle che canta ancora Fiorella Mannoia, anche in “Domani è primavera” con Michele Bravi, con Francesca Michielin e Federica Abbate in “La storia non si deve ripetere” e con quel Piero Pelù «compagno di viaggio di tante battaglie» tra le rime di “Dalla parte del torto”. Canzone e dichiarazione di intenti. E ancora, in “Qualcosa con te”.
Mannoia canta «non avrei mai pensato di aver paura del mondo così com'è oggi». «C'è una guerra vicina», ha detto l'interprete e anche autrice nel nuovo album, «che nessuno vuole fermare. Non c'è volontà politica di fermarla perché si pensa solo a mandare armi senza sapere quale può essere l'obiettivo. In Medio Oriente c'è una guerra che non è un guerra ma solo il bombardamento di civili e nessuno dice più niente. Com'è possibile non essere inquieti? Io lo sono e anche molto».
E se, nel frattempo, prosegue il calendario di “Fiorella Sinfonica - Live con orchestra”, viaggio live nell'atmosfera intima e suggestiva dei teatri, dopo il grande evento al Campovolo di Reggio Emilia del 2022 per dire no alla violenza contro le donne e dopo le due serate all'Arena di Verona a maggio 2024, l'impegno di “Una Nessuna Centomila” continuerà anche nel 2025. «Questa volta porteremo l'evento al Sud », ha detto Fiorella, «e faremo un grande concerto per raccogliere fondi da destinare ai centri antiviolenza e gridare ancora il nostro basta!».