Francesco Gabbani a Kiev

Gabbani non ce la fa a conquistare l'Eurovision Contest

Il suo "Occidentali's Karma" conquista il premio della sala stampa, mentre trionfa Salvador Sobral con la sua "Amar pelos dois"

KIEV. Francesco Gabbani non ce l’ha fatta a salire sul tetto d’Europa. Con la sua canzone, Occidentali’s Karma, il cantante toscano trionfatore all’ultimo Festival di Sanremo, non è riuscito a vincere, ieri sera a Kiev in Ucraina, l'Eurovision Song Contest, ma si è dovuto "accontentare" del premio della sala stampa. A vincere con 758 punti è stato il Portogallo con il cantante Salvador Sobral e la sua canzone, “Amar pelos dois”. Al secondo posto con ben 143 punti di differenza la Bulgaria. L'Italia con Gabbani si è classificata sesta con 334 punti. La finale dell’ex Eurofestival è stata trasmessa in diretta da Rai1, con il commento di Flavio Insinna e Federico Russo, e Radio2. Secondo quanto riportato oggi dal Corriere.it, sarebbe stato un tweet della Bbc ("torna a casa ubriacone") a mettere in parte fuori gioco il cantante italiano. Ma anche il gioco dei voti incrociati.

L'Eurovision Song Contest ha visto scorrere sul palcoscenico dell'International Exibition Center, ispirato alle discoteche degli anni Ottanta canzoni da 26 Paesi. La finalissima di ieri sera ha proposti gli interpreti dei 20 Paesi che avevano superato le semifinali del 9 e dell'11 maggio più i sei finalisti di diritto. Le canzoni già in finale erano quelle di Italia, Francia, Spagna, Germania e Regno Unito e Ucraina (il paese che ospita l’Eurovision Song Contest dopo aver vinto l’edizione dell’anno scorso) mentre quelle che hanno passato le semifinali sono quelle di Svezia, Australia, Belgio, Azerbaigian, Portogallo, Grecia, Polonia, Moldavia, Cipro, Armenia, Israele, Austria, Romania, Paesi Bassi, Ungheria, Danimarca, Croazia, Norvegia, Bielorussia e Bulgaria. Prima dell’inizio della finalissima, Francesco Gabbani aveva ricevuto il Marcel Bezençon Award Press, uno dei premi intitolati al fondatore dell’Eurofestival che viene assegnato dalla stampa per la miglior voce dell’Eurovision Song Contest e che anche due anni fa, nel 2015, era toccato all’Italia grazie all’esibizione de Il Volo. Guarda qui il video postato da Repubblica.it sui giornalisti della sala stampa che ballano insieme a Gabbani.

Oltre a Gabbani c’era anche dell’altra Italia in scena a Kiev: la kosovara Lindita Halimi (Albania) ha un brano “made in Bologna” registrato nello studio di Marco Borsati con la supervisione di Celso Valli, mentre l’Estonia porta una canzone intitolata “Verona”. Nathan Trent, il concorrente austriaco, è di madre italiana mentre la maltese Claudia Faniello è di padre italiano e sorella di quel Fabrizio Faniello in gara per ben due volte negli anni Duemila. «Il viaggio è stato lungo», aveva raccontato Gabbani in una recente intervista al quotidiano L’Avvenire. «Poi è arrivato Sanremo Giovani e le cose sono cambiate, grazie anche a Carlo Conti. E alla mia famiglia che è stata determinante. Per la parte musicale mi ha influenzato mio padre, che è musicista ed ha un negozio di strumenti musicali a Carrara, mentre mia madre mi ha sempre tenuto coi piedi per terra. Lei ha sempre dimostrato un grande ostruzionismo alla mia scelta di percorrere la carriera di musicista, e anche se in certi momenti mi ha fatto soffrire, la ringrazio perché mi ha dato la lucidità di vivere questo percorso in maniera serena».