TELEVISIONE

Il boom delle tv locali, Rete8 è la regina degli ascolti in Abruzzo 

I DATI AUDITEL. Nell’anno nero della pandemia, le emittenti regionali  conquistano i telespettatori tra informazioni e dirette

PESCARA. Nell’anno della pandemia, con la fame di notizie sul Covid, si guardano sempre più spesso le tv locali. Che ora diventano un punto di riferimento per l’informazione, contro il dilagare delle fake news che popolano Internet, e anche un luogo in cui si svolgono gli eventi simbolo delle città, come le processioni del Venerdì santo. Regina degli ascolti è Rete8, dalla sede storica di viale Abruzzo a Chieti Scalo, che ogni giorno cattura l’attenzione di 87.689 contatti. È quanto emerge dai dati degli ascolti del 2020, per la prima volta resi pubblici dall’Auditel non soltanto agli abbonati (emittenti, agenzie di pubblicità e aziende), ma in chiaro sul proprio sito.
I dati medi Auditel delle tv abruzzesi nel 2020 ne confermano un ruolo di primo piano nel sistema informativo locale: i contatti medi giornalieri superano i 200mila telespettatori quotidiani. Gli abruzzesi si fidano delle tv locali. E Rete8, 33 anni di trasmissioni, dall’informazione allo sport fino alle maratone elettorali e alle dirette sulle manifestazioni d’Abruzzo, guida la classifica: tra rete ammiraglia e canale sportivo, Rete8 ha più del triplo degli ascolti delle altre emittenti, le lancianesi Telemax con 27.812 e Antenna 10 con 25.799.
I venti di crisi che non risparmiano i colossi della televisione nazionale, sempre più sotto pressione per la concorrenza dei nuovi media, non scalfiscono gli ascolti delle televisioni abruzzesi. «Un dato in crescita che conferma le nostre sensazioni», spiega Carmine Perantuono, direttore di Rete8, «il terribile quanto inatteso cambiamento dei nostri stili di vita con il lockdown ha comportato per noi operatori dell’emittenza locale l’assunzione di una forte responsabilità sociale oltre che professionale nei confronti delle famiglie costrette in casa. La fedeltà e la costante crescita dei nostri telespettatori hanno premiato», dice Perantuono, «il nostro modo di assicurare l’informazione – il bene più prezioso, nel dilagare pericolosissimo di fake news in ambito sanitario –, favorendo un confronto diretto con le risposte dei medici e delle istituzioni, e dando priorità e tempestività, in giorni di disorientamento, alle comunicazioni ufficiali delle autorità». La televisione locale si riscopre «un organo sussidiario di protezione civile in tempo di lockdown», così la definisce il direttore di Rete8: prendere per mano i telespettatori e accompagnarli in una giungla di divieti, regole e tradizioni sospese. «Abbiamo ripensato l’intero nostro palinsesto», dice Perantuono, «trasformando la tv in un luogo dove si svolgono le attività vitali della società non più praticabili in presenza, dagli spettacoli ai convegni e agli eventi religiosi». I riti della Settimana Santa in diretta ne sono l’ultima conferma.
Televisione, internet e social network, il rapporto è sempre più stretto: la pagina Facebook di Rete8, che ogni giorno rilancia notizie e approfondimenti, ha 91.595 follower, più gli altri 15.261 di Rete8 Sport.
Telemax, prima televisione privata d’Abruzzo nata nel 1977 ai tempi del “Cantastorie”, ha nel Frentano il grosso degli ascoltatori: «In quest’ultimo anno le tv locali hanno avuto un boom», dice il direttore Leda D’Alonzo, «la nostra autorevolezza è stata costruita nel tempo e sul campo. I telespettatori si riconoscono in TeleMax e c’è ancora un contatto umano: ci chiamano al nostro solito numero di telefono o ci scrivono via Facebook. In questo senso la tv si è integrata con i nuovi mezzi di comunicazione e così cerchiamo di catturare anche l’attenzione dei giovani», dice D’Alonzo, referente regionale di Tv Insieme, gruppo che mira a difendere le emittenti locali. La pagina Facebook TeleMax tv d’Abruzzo è seguita da 12.071 persone.
Al quinto posto, dopo la teramana TvSei, c’è LaQtv (15.269) che dall’Aquila punta sull’informazione. Il direttore è Luca Bergamotto che spiega così il suo credo: «Siamo nati nel 2012 e da due anni abbiamo aperto una sede anche a Pescara dove facciamo 5 produzioni e a breve partiranno anche altre trasmissioni per abbattere le barriere geografiche e allargare lo sguardo sulla nostra regione. Puntiamo sull’informazione, abbiamo ridimensionato la politica per dare più spazio ai temi socio-culturali e i telespettatori ci danno ragione: i nostri», conclude Bergamotto, «si soffermano tanto sui programmi, come indica il dato sulla permanenza, e questo significa che facciamo un buon prodotto». La pagina Facebook Laqtv Abruzzo ha 23.470 follower.
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