Il quotidiano familiare per immagini nei dipinti di Pantani da Ceravento

23 Ottobre 2024

PESCARA. La rappresentazione del quotidiano con una valenza intima e riflessiva. Al centro i concetti di memoria e di famiglia. Dipinti come brevi racconti che rivelano fatti e persone, luoghi e...

PESCARA. La rappresentazione del quotidiano con una valenza intima e riflessiva. Al centro i concetti di memoria e di famiglia. Dipinti come brevi racconti che rivelano fatti e persone, luoghi e spazi che trovano significato nella sfera del ricordo. Il fumettista, illustratore e artista toscano Enrico Pantani arriva a Pescara, con la mostra personale dal titolo “Origine”. Ad ospitarla, dal 26 ottobre al 21 dicembre, sarà Ceravento, area di condivisione dell’arte ideato da Loris Maccarone. Il vernissage con l’artista sabato 26 e, dalle 17 alle 21, poi la mostra sarà visitabile dal martedì al giovedì dalle 17 alle 19 e il venerdì e sabato su appuntamento. Fumettista, illustratore, artista, Enrico Pantani (Volterra 1975) è considerato fra gli autori più trasversali e originali nel panorama dell’arte contemporanea italiana. Forte di una cultura schiettamente figlia del Novecento, la sua produzione, fra l’alternarsi di opere su carta e dipinti, manifesti e libri illustrati, si pone allo sguardo dello spettatore in uno stato di voluta accessibilità. Con un segno illustrato, semplice e per questo sinceramente autentico, attraverso l’ironia Pantani agisce sul piano della semiotica visiva, usando la contraddittorietà per dissimulare la vera volontà morale dell’autore, muovendosi, aldilà di qualsiasi scelta tecnica, con moto narrativo, trovando concretezza in opere capaci di superare quella separazione fra espressioni che spesso, ancora oggi, tendono ad inquadrare un artista forzatamente in uno specifico linguaggio. «Con uno sguardo alla grammatica del secolo scorso», si legge nelle note di presentazione della mostra, «l’arte di Pantani, con la serie Origine, propone un ciclo di dipinti sul tema della memoria, della famiglia, attraverso un’espressività capace di raccontare per immagini, il suo riuscire a leggere, guardare e nominare il mondo, semplicemente per ciò che esso è». In mostra a Ceravento 34 dipinti ad olio su tela, realizzati tra il 2020 e il 2024. «Altro, e forse il più, importante punto di forza dei dipinti di Pantani», afferma nel testo critico Maria Letizia Paiato «è il riconoscersi dello spettatore in quelle immagini, ed anche e soprattutto in questo caso, il reale o l’immaginario assumono ancora di più significato pregnante. Scene d’interno o esterno, al lago, in montagna o al mare, queste sembrano quasi vecchie polaroid o cartoline di vacanze che, se per la generazione dell’artista appaiono quasi un amarcord, per quelle più giovani non si esclude un balzo nel mondo Instagram». “Da tempo seguo Pantani, affascinato dall’energia che le sue opere mi trasmettono»», afferma Maccarone. «Un’energia attrattiva talmente forte che mi ha fatto ritrovare nel suo studio, a Pomarance, nell’aprile 2023. È così che mi sono innamorato del suo lavoro, del racconto che queste tele mi ponevano davanti. Un racconto che istintivamente sentivo mio e che, certamente, chi visiterà l’esposizione sentirà proprio».