“La verità dell’anima”, così Simone narra in versi il suo viaggio interiore

23 Settembre 2024

CHIETI. Vita e sogno si intrecciano nell'ultima raccolta poetica di Stefano Maria Simone, giovane poeta chietino che nonostante sia ancora agli inizi ha già mostrato notevoli capacità come scrittore....

CHIETI. Vita e sogno si intrecciano nell'ultima raccolta poetica di Stefano Maria Simone, giovane poeta chietino che nonostante sia ancora agli inizi ha già mostrato notevoli capacità come scrittore. Nella sua “La verità dell’anima”, successiva ad “Amaryllis”, sua prima opera, è ancora l’amore in un senso stilnovistico a caratterizzare le poesie. C’è sempre una “lei” da ricordare, da cercare, invocare, persino contro cui inveire, con riferimenti letterari persino (volutamente) evidenti, come nel caso del personaggio “Volpe”, che Stefano Simone forse riprende da Eugenio Montale.
In ogni caso l’ispirazione amorosa in questa raccolta mette le ali alla verve e all’immaginazione del poeta. Ma ciò che è fondamentale in queste nuove liriche è che attraverso il sentimento dell’amore il poeta riesce a scandagliare i luoghi reconditi della propria interiorità; l’amore, dunque, diviene un catalizzatore della interiorità, cioè un mezzo per rendere accessibile e possibile l’esperienza interiore. Certo, l’amore è visto come illusione e spesso come una condizione di tragica solitudine, in ogni caso, seguendo la più nobile tradizione, mediante la forma dell’elogio, Stefano Simone trasforma quasi per miracolo il suo sentimento in un grande omaggio alla vita umana.
Ma non è solo l’amore ad ispirare le poesie di questo giovane autore, in generale nei suoi versi si afferma un offrirsi alla vita, un donarsi che è la chiave vera della raccolta, il motore primo di ogni sua descrizione.
Sia che veda nell’alba il simbolo di una nuova vita, sia che usi l’immagine della medusa come metafora della “femme fatale”, sia nell'attesa vana di un amore non corrisposto, sia nei momenti in cui la natura si rivela al poeta.
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