L’evento culturale contro il bullismo e la violenza: oggi dalle 17 alla biblioteca regionale di Castel di Sangro

“Costruire argini contro le esondazioni letali di bullismo e violenza; piccole storie di esperienze filantropiche sulle rive del Fiume Sangro”, l’evento che cerca di trasmettere in modo chiaro gli obiettivi che ci si propone di conseguire, e le strade che si vorrebbero praticare, per riuscirvi
CASTEL DI SANGRO. Oggi nella sede della Biblioteca Regionale di Castel di Sangro, alle 17.00 ci sarà l’evento culturale “Costruire argini contro le esondazioni letali di bullismo e violenza; piccole storie di esperienze filantropiche sulle rive del Fiume Sangro”. L’evento cerca di trasmettere in modo sufficientemente chiaro gli obiettivi che ci si propone di conseguire, e le strade che si vorrebbero praticare, per riuscirvi. Strade fatte di parole, possibilmente condivise, ovvero ripartire in presenza di altre espressioni dell'umano, al fine di provare a conoscere e rinnovare l'esercizio di quelle arti liberali, che nella tormentata ed appassionata Storia di questa specie hanno costituito la rotta, di esperienza, tentativi e di buon senso, capace di restituire il valore di comprensione del bene, e della sua preziosa ed insostituibile attività di preservazione e difesa.
Un "bene individuale", e collettivo, al tempo stesso, dal momento che di individui si compone il tessuto comunitario, ovvero l'insieme civile e sociale delle relazioni, che si costruiscono in forme più o meno coscienti e volontarie, attraverso le vicende umane che si vanno ad affrontare, percorrere ed attraversare. Di dialoghi "fluviali" si cercherà di fare perciò esperienza e tesoro, attraverso la condivisione di spunti di riflessione ed aneddoti etimologi e letterari, in questa occasione di condivisione della parola resa, di fatto, praticabile e possibile in queste favorevoli condizioni, anche grazie alla generosa ed inclusiva attività di sensibilizzazione, portata avanti con passione dalla figura del Signor Rainaldi Franco, referente della biblioteca.
L'auspicio è che questo tipo di momenti comunitari possano costituire un viatico di segno positivo, per quel percorso di consapevolezza emotiva e razionale del "bene comune", che non può evidentemente prescindere dagli aspetti formativi del singolo individuo, che di tale patrimonio di bellezza rappresenta la base, e l'apice, di un flusso relazionale che conserva in sé i destini e le origini di questa composizione di cui ogni emanazione è parte irripetibile.