TEATRO

Morelli confessa le sue “Scomode verità”

L’attore, volto amatissimo di cinema (“Song’e Napule”) e tv (“L’ispettore Coliandro”) apre la stagione del Tsa all’Aquila

L’AQUILA. Un monologo «irriverente, caustico, pungente e sempre maledettamente sincero». Sarà l’attore partenopeo Giampaolo Morelli, protagonista della serie cult “L’ispettore Coliandro”, a inaugurare la nuova Stagione teatrale aquilana con un triplo appuntamento.

Questa sera (ore 21) e domani (ore 17.30 e ore 21), nel Ridotto del teatro comunale de L’Aquila, Morelli sarà in scena con il comedy speech “Scomode verità e 3 storie vere”, che vedrà la partecipazione del pianista Sergio Colicchio. Lo spettacolo è prodotto dal Teatro stabile d’Abruzzo e dalla Stefano Francioni Produzioni.

Le “scomode verità” annunciate dal titolo altro non sono, si legge nelle note di presentazione, che «un sunto delle nostre umane debolezze, un compendio di tutti i tic, le manie, gli slanci e le ossessioni del nostro vivere quotidiano». Le “tre storie vere” sono «tre aneddoti di vita vissuta» che donano al pubblico un ritratto «inedito e confidenziale» dell’artista.

Amatissimo volto del cinema e della televisione, dal 2006 è protagonista della fortunata serie televisiva “L’ispettore Coliandro”, ideata dallo scrittore Carlo Lucarelli e diretta dai Manetti Bros.. «Interpretare Coliandro è stata una fortuna: non capita a tutti di dare volto e voce a un personaggio così umano, che entra nel cuore delle persone e che è diventato un cult», dichiara Morelli. «Il sindacato di Polizia l’ha premiato come il poliziotto più veritiero mai rappresentato in tv».

Numerose le serie andate in onda sul piccolo schermo che lo hanno visto nel cast: da “Distretto di Polizia”, in cui interpretava il comandante dei carabinieri Davide Rea, a “Butta la luna”, passando per “Imma Tataranni - Sostituto procuratore”, “Braccialetti rossi”, “Il capitano”. Il primo ruolo da protagonista al cinema risale al 2001 nel film “South Kensington”, diretto da Carlo Vanzina, cui presero parte anche l’attore britannico Rupert Everett ed Enrico Brignano. Numerosi i film in cui ha recitato, tra cui “Song’e Napule” e “Ammore e malavita” dei Manetti Bros., “C’era una volta il crimine”, terza pellicola della saga diretta da Massimiliano Bruno, “7 ore per farti innamorare”, da lui scritto e diretto, tratto dal suo omonimo romanzo uscito nel 2013, che lo vede al fianco di Serena Rossi. Di “7 ore per farti innamorare” Morelli aveva già portato in scena l’adattamento teatrale, con Carolina Crescentini.

Nella sua vita non ci sono soltanto la recitazione, la regia e la scrittura: Giampaolo Morelli è un artista versatile e ha all’attivo esperienze nel campo del doppiaggio e della conduzione televisiva. Sua la voce di Flynn Rider nel film di animazione targato Disney “Rapunzel - L’intreccio della torre” (2010).

Nel 2011 Max Pezzali lo ha scelto per il videoclip di “Il mio secondo tempo”, firmato dai Manetti Bros.. Risale al 2005 il Nastro d’argento per la sua interpretazione nel cortometraggio “Il bastardo e l’handicappato”.