Da sinistra, Mell Morcone; Vincenzo Costantino "Cinaski" e Paolo Rossi

MONTESILVANO

Paolo Rossi e Cinaski in “Storie di giorni dispari”

Un po’ recital e un po’ concerto: racconti all'insegna dell'improvvisazione che nascono da due vite e da un’amicizia

MONTESILVANO. Un po’ recital e un po’ concerto. Racconti che nascono dalle storie di due vite e di un’amicizia servite sul piatto dei ricordi. Ma il tutto va in scena all’insegna dell’improvvisazione e di una strada percorsa da emozioni poetiche e musica a punteggiarle. Sul palco Paolo Rossi e Vincenzo Costantino “Cinaski” giocano a macinare sogni, spacciare l’attimo e andare sottopelle senza prendersi troppo sul serio. Ad accompagnarli c’è Mell Morcone, pianista di formazione jazzistica e compositore brianzolo.
È “Storie di giorni dispari”, in scena stasera alle 22 nella piazza del Pala Dean Martin a Montesilvano, con ingresso gratuito e posti a sedere limitati, nell’ambito della rassegna “Cinema è Cultura” organizzata dall’associazione culturale L’Alchimista, con la direzione artistica di Gianni Leone, in corso in due sedi: all’interno del centro congressi montesilvanese, con mostre di pezzi provenienti dai set cinematografici hollywoodiani, di fotografie, di proiettori d’epoca e di opere pittoriche, nonché proiezioni gratuite di autentiche chicche della settima arte. All’esterno si svolge, sempre gratuitamente, il festival della musica, tutti i giorni, con cover di Mina, Vasco, Celentano, Nannini, balli di gruppo e latini, spettacoli. Il tutto con contorno di arrosticini, fritture varie e di pesce, salumi e formaggi tipici.
“Storie di giorni dispari” è un percorso di memorie personali che si dipanano attraverso le strade di una Milano sconosciuta, angoli nascosti da cui prendono vita aneddoti, matrimoni, funerali, nascite, incontri veri e surreali. Un lavoro nel solco del miglior cabaret d’autore, con monologhi e canzoni di autori quali Gianmaria Testa e Enzo Jannacci e un finale affidato a una ballata dei Pogues.
I due protagonisti ricordano che «la strada è stata amica e ogni tanto occorre restituire». “Amiamo i giorni dispari che amano le differenze” è un verso di Cinaski «che diventa titolo dello spettacolo», spiegano ancora i, «e la differenza la fa l’improvviso, che, al contrario di quanto si crede, richiede regole e disciplina». Paolo Rossi, nato di Monfalcone e milanese d’adozione, è passato nella sua lunga carriera dal teatro – Shakespeare, Molière, Brecht, Rabelais e la Commedia dell’Arte – al cabaret, dal cinema alla televisione. “Cinaski” è poeta e narratore, ma più che altro reader e comunicatore, promotore di un nuovo modo di fare poesia, una poesia vicina al pubblico, contaminata dai suoni, dalla voce e dalla musica. E’ conosciuto per le collaborazioni con Capossela, Cristicchi, Bobo Rondelli .
©RIPRODUZIONE RISERVATA