People & Things Fra Cocozza e Zino è match di arte

PESCARA. Colore, persone, cose. Colore sopra tutto. Ballerine, lottatori, schermidori, lattine, bottiglie, omini lego, pennellate, nastri adesivi colorati. Immaginario pop-metafisico, "People &...

PESCARA. Colore, persone, cose. Colore sopra tutto. Ballerine, lottatori, schermidori, lattine, bottiglie, omini lego, pennellate, nastri adesivi colorati. Immaginario pop-metafisico, "People & Things", soggetti di varia umanità da raffigurare a colpi di colori e immagini. Sul metaforico ring due artisti sfidanti e la voglia di riempire un vuoto in città. Con la doppia personale di Davide Cocozza e Zino, il gallerista pescarese Cesare Manzo torna di scena e rilancia il dibattito sull'arte contemporanea. Le pareti del suo nuovo spazio in via Galilei a Pescara per ospitare l'incontro-scontro artistico, l'appuntamento è per oggi alle 18.30.

Davide Cocozza e Luigi Franchi (in arte Zino) sono i contendenti prescelti. Sotto i riflettori la loro vivace ricerca sul colore e sull'iconografia della società contemporanea. Con l'intento, annunciano, di creare una dimensione spaesante e onirica in costante equilibrio tra realtà e deformazione. La serata "People & Things" è un'idea dei due artisti, attivi nel settore dell'arte visuale e figurativa.

Davide Cocozza vive e lavora in Italia, tra Roma, Pescara, Bari e Bologna. Predilige la pittura su carta da pacchi di grande formato. Ha realizzato anche installazioni ed oggetti di moda e design. Molte le collaborazioni con il mondo dell'arte, della moda e del cinema. La scelta dei soggetti é quasi sempre di natura erotica o drammatica. L'uso del supporto "carta da pacchi" caratterizza lo stile dell'artista per sottolineare l'aspetto caduco, fragile e deteriorabile dell'esistenza " inducendo, al tempo stesso, a prendersene piu' cura e trattarlo meglio". Le tecniche utilizzate sono miste: acrilico, olio, pennarello, in contemporanea. Nei suoi lavori il colore è usato in funzione disgregante. L'artista costruisce le sue immagini con un rapido susseguirsi di macchie di cromìe dissonanti e spigolose, lasciando molto spazio al bianco del fondo e lasciando che sia l'occhio dello spettatore a riempirne i vuoti. Nel panorama italiano è tra i riferimenti dell'arte figurativa contemporanea.

Zino è nato a Teramo nel 1973. Ha esposto per diverse istituzioni pubbliche, gallerie e fiere d'arte (Gamec La Spezia,Fondazione Pino Pascali Polignano a Mare, Centro Arti Plastiche Carrara, Torre dei Vescovi di Luni Castelnuovo Magra, Galleria 1opera Napoli, Galleria B4 Bologna, Setup art fair Bologna). Vicino a tematiche legate al mondo del consumismo e dellaglobalizzazione, il suo percorso si contraddistingue per l'uso di diversi materiali per lo più appartenenti ad ambienti non artistici come i mattoncini lego, palle in pvc, stampa 3d. Da Cesare Manzo presenta lavori dell'ultima ricerca artistica, che prevede l'utilizzo di nastri adesivi colorati. «Con quelle caratteristiche di lucentezza e uniformità», racconta l'artista, «voglio creare una specie di simulacro della realtà, la superficie liscia delle cose, l'apparenza della contemporaneità».

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