Sabato i funerali di Vattimo il filosofo del pensiero debole morto all’età di 87 anni

21 Settembre 2023

TORINO. Due giorni di camera ardente, per Gianni Vattimo, scomparso nella serata di martedì 19 settembre, oggi e domani, nell'aula magna del rettorato dell'Università di Torino, mentre saranno...

TORINO. Due giorni di camera ardente, per Gianni Vattimo, scomparso nella serata di martedì 19 settembre, oggi e domani, nell'aula magna del rettorato dell'Università di Torino, mentre saranno celebrati sabato mattina, alle 10, alla chiesa di San Lorenzo i funerali del filosofo del «pensiero debole». Aveva 87 anni ed era ricoverato all'ospedale di Rivoli in gravi condizioni. A dare la notizia è stato in un post su Facebook Simone Caminada, 38 anni, assistente e compagno per 14 anni del filosofo. Negli ultimi anni la loro storia era finita sulle cronache giudiziarie. Vattimo avrebbe voluto unirsi a Caminada civilmente, ma la Procura di Torino ha sospeso l’unione in attesa della sentenza: secondo quanto stabilito dal Tribunale di Torino il compagno del filosofo avrebbe cercato di ottenere l’eredità, isolando l'intellettuale e prendendo il controllo del suo patrimonio. Vattimo, nato a Torino il 4 gennaio del 1936, era figlio di un poliziotto originario della Calabria, morto quando lui aveva solo un anno e mezzo. È stato attivo membro della Gioventù studentesca di Azione Cattolica e ha contribuito alla rivista Quartodora, dimostrando fin da allora il suo spirito critico e il suo profondo impegno sociale. Si può considerare il più grande analista del pensiero di Martin Heidegger, dopo aver studiato con maestri come Karl Löwith e Hans Georg Gadamer.
Antidogmatico, convinto sostenitore del fatto che non si può raccontare in modo filosofico o scientifico l’ordine autentico delle cose, ha criticato ogni posizione metafisica. Con Pier Aldo Rovatti ha curato nel 1983 una raccolta di saggi sul pensiero debole, di cui è stato considerato il massimo esponente. Ha sempre cercato di rendere accessibili le sue teorie anche al pubblico meno colto, con una scrittura semplice e chiara. Si dichiarava comunista «non in senso veteromarxista» ed era molto religioso. Si definiva «omosessuale e cristiano» ed è stato considerato un precursore delle tematiche lgbtq. Oltre a essere stato professore dell’università di Torino, ha insegnato all’estero e ricevuto lauree honoris causa da prestigiose università del mondo. È stato europarlamentare per due legislature,nei Ds nel 1999 e con l'IdV di Di Pietro nel 2009, e ha contribuito alla divulgazione della filosofia conducendo programmi per la Rai con gli amici Furio Colombo e Umberto Eco e collaborando con La Stampa.