Sex and the city, compensi da urlo 

Un milione a episodio per Carrie, Miranda e Charlotte, in linea con le star che scelgono la tv

NEW YORK. Un milione di dollari a puntata per le star del nuovo “Sex and the City”: all'indomani dell’annuncio sull'attesissimo sequel 23 anni dopo il primo episodio, Variety rivela in esclusiva il cachet che Sarah Jessica Parker, Cynthia Nixon e Kristin Davis (Kim Cattrall, che nella serie aveva avuto la parte della disinibita Samantha Jones, non parteciperà al revival) incasseranno per la miniserie intitolata “And Just Like That”.
Dieci milioni a testa per altrettanti episodi di un milione ciascuno. Tanto o poco? Per la “bibbia” dell’entertainment c’è poco da stupirsi: il compenso delle tre donne, che assieme a Michael Patrick King sono anche produttrici esecutive della stagione, sarebbe in linea con quanto guadagnato per i rispettivi ruoli su piattaforme in streaming come Netflix e Hulu da star di serie A come Nicole Kidman, Jeff Bridges, Patrick Stewart, Reese Witherspoon e Kerry Washington. Pandemia permettendo, le riprese dovrebbero cominciare in primavera a New York. “And Just Like that”, in onda su Hbo Max, seguirà le avventure di Carrie, Miranda e Charlotte, sempre affascinanti come due decenni fa, ma ormai ultracinquantenni. La serie offre dunque una opportunità alle tre attrici non più giovanissime a fronte di uno star system in cui, con rare eccezioni, le donne mature fanno fatica a trovare ruoli. L’indiscrezione sulle paghe della Parker e compagne ha intanto riacceso il dibattito sui compensi dei divi anche alla luce del gender gap da anni al centro di polemiche: questo gennaio ricorre il primo anniversario del movimento Timès Up nato sull’onda degli scandali delle molestie sessuali per combattere le discriminazioni basate sul genere dentro e fuori Hollywood.
Studi recenti hanno dimostrato che per ogni dollaro guadagnato da un uomo negli Stati Uniti una donna guadagna 80 centesimi. Nell’industria del cinema il gap è più pronunciato come messo in luce nel 2014 dallo scandalo delle email della Sony. Ancora nel 2017 attrici di serie A portavano a casa il 38% rispetto ai colleghi. Le cose stanno cambiando, anche se lentamente, anche grazie a una maggiore consapevolezza individuale. Come quando Chadwick Boseman si ridusse il compenso per assicurare che Sienna Miller, la sua co-star in 221 Bridges”, ricevesse lo stesso salario. O Benedict Cumberbatch nel 2018: annunciò che avrebbe rifiutato ogni offerta in cui la sua controparte non fosse pagata come lui.