Castrovalva e Pizzo Marcello

L'ITINERARIO

Un panoramico anello sulle Gole del Sagittario 

Un’escursione nell’area protetta della Riserva regionale

«Le primavere e i paesaggi hanno un grave difetto: sono gratuiti»
(Aldous Huxley).

Le Gole del Sagittario e la Montagna Grande di Scanno

Il Sagittario è un fiume che nasce a Villalago, in provincia dell’Aquila, dal lago di Scanno e, dopo aver lambito molti comuni, si getta nell’Aterno all’altezza di Popoli. Il suo corso misura 21 km. Nel tempo, il passaggio del fiume ha scavato una valle spettacolare e stretta: le gole del Sagittario. Si possono percorrere in automobile su una delle strade più suggestive d’Abruzzo, uscendo dall’autostrada A25 a Cocullo e seguendo le indicazioni per Scanno.
Le Gole sono Riserva naturale regionale: l’area protetta si estende per circa 450 ettari che vanno da Anversa fino alla diga del lago di San Domenico a Villalago, seguendo la valle. Si può inoltre visitare l’Oasi Wwf Gole del Sagittario che si trova nel Comune di Anversa degli Abruzzi, in provincia dell’Aquila, da dove partiamo per una panoramica escursione.
Arrivati ad Anversa in automobile si scende verso l’Oasi e si parcheggia nei pressi delle sorgenti del Cavuto: l’acqua è limpidissima e ricca di vegetazione acquatica tra cui Fontanilis antipiretica che ne testimonia la purezza. Si prosegue sul sentiero geologico che cammina per paio di chilometri tra rocce, cascate, vegetazione lussureggiante, cinguettii insoliti e il ticchettio del Picchio Muraiolo sfociando, infine, sulla strada che conduce sul colle San Michele al paesino di Castrovalva. Si percorre per un po’ la strada asfaltata e poi si sale in paese: un vero gioiellino su uno sperone di roccia. Attraversato il borgo, in direzione sud (verso Colle Martino) si nota un bel rilievo che lo sovrasta, quello che andiamo a raggiungere. Salire questo colle è come prendere un ascensore panoramico: si comincia a saltellare tra roccette ed erba e voltandosi si apre un panorama sempre più ampio. Man mano che si guadagna quota, Castrovalva e Anversa si uniscono e in fondo alla ampia vallata appare distintamente Cocullo sovrastata dalle pale eoliche. Sulla nostra destra, al di là del fiume Sagittario, spicca roccioso il Pizzo Marcello e tutta la dorsale settentrionale della Montagna Grande di Scanno. Ogni cosa appare vicinissima, persino il Sirente e finalmente il Corno Grande che si affaccia maestoso. La salita è facile e tra sali scendi ci porta a quota 1273m (poco più di 2 ore dalla partenza), abbastanza in alto da poter ammirare le gole e il lago di San Domenico. Da qui si scorgono innevate ad est le cime del gruppo del Monte Genzana e ad ovest la Terratta e l’Argatone, di fronte il Colle Martino (1247m).
Insomma non si deve salire molto in alto per avere la visione di una bellissima parte del nostro Abruzzo. Ora si scende, puntando ad est la fontana Celidonia sulla Prata di Castro. Si va giù velocemente e ci si ritrova su una bella piana brulla con il suono dell’acqua che scende dal Colle Martino, il sapore fresco di quella del bel fontanile, e tantissimi fiori brillanti, quasi fosforescenti. Superato un piccolo dosso si scorge di nuovo Castrovalva e più in là Anversa. Poco dopo prendiamo di nuovo il sentiero geologico per tornare soddisfatti all’Oasi Wwf (5 ore totali-800 metri di dislivello).
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