Zerosettanta, festa e lacrime con Renato al Circo Massimo 

In quindicimila al primo dei 6 live del cantautore: dichiarazione d’amore a Roma poi un inedito e i tanti successi. Sul palco Jovanotti, Morgan, Moro e Neri per caso

Lacrime, risate, ricordi. E tanta musica. Renato Zero ha conquistato il Circo Massimo con la prima delle sei serate per quella che doveva essere la festa per i 70 anni dell’artista e che, causa Covid, è stata rimandata di due anni. Ad aprire il concerto (tre ore e mezza di spettacolo) è stata, a sorpresa, una dedica in musica e parole alla sua Roma e ai suoi fedeli sorcini. Un inedito a sorpresa, dal titolo “Quel bellissimo niente”, che omaggia la capitale dove tutto iniziò. «Eravamo ragazzi, persi in mezzo alla gente. Quanti sogni rincorsi tra vicoli e piazze di questa città e bastava un vecchio pianoforte dentro un bar, mi sembrava imponente quella gioia da niente», ha intonato Renato Zero – in splendida forma e con un lungo cappotto bianco e nero – nella sua struggente dichiarazione d’amore a Roma (il testo su foglietti “sparati” come coriandoli sul pubblico). «Quante vite mi hai lasciato vivere, Ci sei stata da sempre mia bellissima gente. Abbi cura di te. E di me..».
Festa doveva essere e festa è stata. Uno show colorato (come gli abiti di scena – arancio, azzurro, verde, giallo, fucsia), divertente, commovente, davanti a 15 mila spettatori (saranno quasi 100 mila alla fine delle sei date previste, «senza la vostra fiducia non avrei fatto tutta questa strada»). Un concerto antologico in cui il re dei sorcini non si è risparmiato, ripercorrendo la sua carriera lunga 55 anni e i suoi successi (44 album e oltre 500 canzoni, «ho scritto quanto 5 cantautori messi insieme») ma anche rivendicando i suoi eccessi e travestimenti del passato («cambiare pelle tante volte mi ha permesso di riconoscere la mia. Ero la mia bandiera: unico cittadino di quella terra di Utopia che ho sempre abitato», racconta in un video). In scaletta 32 brani, da Cercami a Spiagge, passando per Mi vendo, Più su, I Migliori anni, per chiudere con Il cielo. Ma nessuna festa è degna di questo nome senza gli amici. E allora al Circo Massimo si sono uniti Jovanotti (scambio di cortesie dopo che Renato era salito sul palco del Jova Beach Party questa estate) con il quale ha cantato Siamo Eroi, i Neri per Caso per Inventi, Morgan – prima in video come dj per Chiedi di me e poi per intonare Amico –, Fabrizio Moro, che ha emozionato portando in dono la tuba che aveva al suo primo Palaeur, «arrivata dopo 15 anni», e Giorgio Panariello che ha divertito con gli aneddoti legati alle imitazioni di «sua santità Renato». Altri amici, «parenti stretti» li chiama lui, arriveranno nei prossimi giorni. Sul palco un’orchestra di 50 elementi, una superband con 7 musicisti, 8 coristi, 23 ballerini. Prossimo appuntamento di Zerosettanta live stasera, poi il 28 e 30 settembre e il 1° ottobre.