Torna alla ribalta la stagione dei pittori danesi che a cavallo di fine ’800 rimasero affascinati dalla Valle Roveto<BR>

A Civita d'Antino una scuola d'arte europea

Nel centenario della Pro-loco il Comune rilancia il progetto di Zahrtmann

 CIVITA D'ANTINO. Cento anni fa a Civita d'Antino, splendido angolo d'Abruzzo "adottato" dalla scuola di artisti danesi capitanata da Kristian Zahrtmann, nacque la prima Pro-loco del Centro Sud Italia che sancì il profondo legame tra il popolo civitano e i pittori del Nord Europa.  Alleanza che proiettò il piccolo borgo rovetano nell'olimpo dell'arte europea. Quell'affinità elettiva - interrotta dal terremoto del 1915 e dalla scomparsa dell'artista che aveva fondato una scuola estiva in paese - torna alla ribalta a Civita d'Antino, dove l'amministrazione comunale scommette su una nuova stagione all'insegna dell'arte e della cultura. Riallacciati i contatti con la terra di Zahrtmann, il Comune da corpo al progetto di cooperazione con la città di Ronne. Sabato, alla presenza dell'ambasciatore danese Gunnar Ortmann, del vescovo di Sora Filippo Iannone, del presidente dell'Anci Abruzzo Antonio Centi, degli assessori regionali Angelo Di Paolo e Mauro Di Dalmazio, del vice presidente del consiglio regionale Giovanni D'Amico, del presidente della Provincia Antonio Del Corvo e del sindaco Paolo Fantauzzi, dalle 9.30 si terrà nella sala consiliare il convegno «Arte e territorio. La scuola di Zahrtmann a Civita d'Antino». «Coltiviamo un sogno» dice il sindaco: «trasformare il paese in un crocevia dell'arte europea, un cenacolo culturale che riporti Civita d'Antino agli antichi splendori: fonte di ispirazione per gli artisti e laboratorio per le nuove generazioni». Il cartellone del centenario prevede una passeggiata nel centro rovetano e alle 18 l'intitolazione di una strada all'onorevole Arnaldo Fabriani. (l.s.)