Abruzzo, auto e benzina in cambio di appaltiArrestato dirigente alle opere pubbliche

Il responsabile del Provveditorato interregionale alle opere pubbliche di Lazio-Abruzzo-Sardegna Giancarlo Santariga, 63 anni, è accusato dalla Guardia di finanza di concussione nei confronti del titolare di un'impresa edile impegnata nella realizzazione della nuova caserma delle fiamme gialle a Pescara. Indagini anche sui lavori per la ricostruzione post terremoto
L'AQUILA. Si sarebbe fatto consegnare un'auto dalla ditta vincitrice di un appalto e l'avrebbe usata, con il relativo carburante, per motivi di natura privata. Il responsabile del Provveditorato interregionale alle Opere pubbliche di Lazio-Abruzzo-Sardegna, Giancarlo Santariga, 63 anni, è stato arrestato dalla Guardia di finanza del nucleo di polizia tributaria per concussione nei confronti del titolare di un'impresa edile. L'appalto in cui si sarebbe verificato il reato sarebbe quello per la costruzione della nuova sede della Guardia di finanza di Pescara. Secondo quanto si è appreso, gli inquirenti stanno vagliando anche intercettazioni telefoniche, ambientali e altro materiale per verificare se emergono elementi sui milionari appalti per la ricostruzione del patrimonio pubblico gestiti da Santariga all'Aquila e nel resto del cratere del terremoto.
LE INDAGINI. L'attività d'indagine, svolta sotto la direzione del procuratore Alfredo Rossini e del sostituto procuratore David Mancini, ha riguardato un'ipotesi di concussione realizzata dal dirigente nei confronti di una impresa edile, alla quale erano appaltati lavori pubblici. In particolare, gli accertamenti, svolti mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti, appostamenti, assunzioni testimoniali nonché acquisizione ed esame documentale, hanno fatto emergere le illecite pretese del pubblico funzionario, il quale, abusando della sua carica di alto dirigente dei lavori pubblici, induceva l'imprenditore a farsi mettere a disposizione un'autovettura, con relativo carburante.
AUTO IN CAMBIO DI APPALTI. Le indagini consentivano di riscontrare che, all'interno di documenti riguardanti alcuni lavori pubblici da effettuare, era stata predisposta una generica clausola in base alla quale la ditta aggiudicataria dell'appalto si sarebbe impegnata a fornire un'autovettura con finalità riconducibili alla specifica opera pubblica da realizzare. In realtà, già nei primi mesi del 2009, molto prima della consegna dei lavori (avvenuta nel febbraio 2010), il dirigente, facendo leva sulla posizione apicale rivestita, induceva l'aggiudicatario dell'appalto a prendere a noleggio e pagare l'autovettura, che utilizzava in via esclusiva, servendosene per motivi di natura privata. Sulla base degli elementi raccolti nel corso delle investigazioni, il gip Marco Billi ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del dirigente del Provveditorato.
GLI APPALTI PER LA RICOSTRUZIONE. Secondo ambienti investigativi, l'arresto per concussione ai danni di un imprenditore nell'ambito dell'appalto per la realizzazione della sede della Guardia di Finanza a Pescara, potrebbe essere solo uno degli elementi che ha messo nei guai l'alto dirigente del provveditorato alle opere pubbliche Lazio-Abruzzo-Sardegna, finito ai domiciliari. Il provveditorato gestisce decine e decine di milioni per la ricostruzione pubblica nel territorio terremotato. Santariga da anni numero uno d'Abruzzo è considerato uomo forte nel territorio regionale.
LE INDAGINI. L'attività d'indagine, svolta sotto la direzione del procuratore Alfredo Rossini e del sostituto procuratore David Mancini, ha riguardato un'ipotesi di concussione realizzata dal dirigente nei confronti di una impresa edile, alla quale erano appaltati lavori pubblici. In particolare, gli accertamenti, svolti mediante intercettazioni telefoniche e ambientali, pedinamenti, appostamenti, assunzioni testimoniali nonché acquisizione ed esame documentale, hanno fatto emergere le illecite pretese del pubblico funzionario, il quale, abusando della sua carica di alto dirigente dei lavori pubblici, induceva l'imprenditore a farsi mettere a disposizione un'autovettura, con relativo carburante.
AUTO IN CAMBIO DI APPALTI. Le indagini consentivano di riscontrare che, all'interno di documenti riguardanti alcuni lavori pubblici da effettuare, era stata predisposta una generica clausola in base alla quale la ditta aggiudicataria dell'appalto si sarebbe impegnata a fornire un'autovettura con finalità riconducibili alla specifica opera pubblica da realizzare. In realtà, già nei primi mesi del 2009, molto prima della consegna dei lavori (avvenuta nel febbraio 2010), il dirigente, facendo leva sulla posizione apicale rivestita, induceva l'aggiudicatario dell'appalto a prendere a noleggio e pagare l'autovettura, che utilizzava in via esclusiva, servendosene per motivi di natura privata. Sulla base degli elementi raccolti nel corso delle investigazioni, il gip Marco Billi ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari nei confronti del dirigente del Provveditorato.
GLI APPALTI PER LA RICOSTRUZIONE. Secondo ambienti investigativi, l'arresto per concussione ai danni di un imprenditore nell'ambito dell'appalto per la realizzazione della sede della Guardia di Finanza a Pescara, potrebbe essere solo uno degli elementi che ha messo nei guai l'alto dirigente del provveditorato alle opere pubbliche Lazio-Abruzzo-Sardegna, finito ai domiciliari. Il provveditorato gestisce decine e decine di milioni per la ricostruzione pubblica nel territorio terremotato. Santariga da anni numero uno d'Abruzzo è considerato uomo forte nel territorio regionale.
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